Mamme al lavoro, così 50 mila donne si aiutano in rete (e trovano un impiego)

Mamme al lavoro, così 50 mila donne si aiutano in rete (e trovano un impiego)
«Una mamma che lavora oggi purtroppo ha solo difficoltà. Gli orari, le prestazioni richieste, il compenso percepito. Riuscire a conciliare tutto è davvero...

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«Una mamma che lavora oggi purtroppo ha solo difficoltà. Gli orari, le prestazioni richieste, il compenso percepito. Riuscire a conciliare tutto è davvero difficile, se non spesso impossibile. E sei fortunata se con la maternità riesci a tenerlo il lavoro. Il 90% delle donne che ho conosciuto è rappresentato da mamme che dopo, o addirittura durante la gravidanza, sono state costrette a lasciare la professione, a volte per scelta, a volte perché accompagnate alla porta neanche troppo gentilmente. Queste supereroine devono reinventarsi ogni giorno, mettendo in campo tutta la loro abilità e creatività». E Giorgia Ercolani, 39 anni, romana, mamma di due bimbi di quattro anni e 6 mesi, l'ha fatto.


A febbraio del 2016, dopo la nascita del primo figlio, tra poppate e notti insonni, decide che è arrivata l'ora di rimettersi in gioco e, insieme a tre ragazze, un pomeriggio dà vita su Facebook al gruppo "Mamme al lavoro": una community di madri, ma prima di tutto donne, professioniste e hobbiste, artigiane e impiegate, disoccupate e lavoratrici che vogliono contribuire all’economia famigliare e ricominciare a sentirsi soddisfatte professionalmente. Un progetto, nato quasi per gioco, che le cambia la vita.



L'IDEA In pochissimo tempo solo con il passaparola MaL diventa infatti una grande piazza virtuale che oggi conta 50.000 membri, dove domanda e offerta s’incontrano senza intermediario. Una piccola rivoluzione nel mondo social. Per intenderci: vorrei un regalo speciale per la mia mamma che compie gli anni il 4 luglio? Scrivo un post sotto al quale i membri possono proporre i loro lavori e i loro prodotti, descrivendoli e inserendo foto e/o video.
«Ma non solo - spiega Giorgia - è un po’ come una grande famiglia dove ci si aiuta reciprocamente (basti pensare che abbiamo professioniste dello stesso settore che si passano i lavori a vicenda), uno spazio d’incontro e condivisione sui temi che riguardano il mondo del lavoro al femminile» E che si apre non solo alle madri, ma a tutte le donne.
"Mamme al lavoro" diventa una seconda occasione per molte donne che con i figli si erano sentite escluse dal mondo professionale.
«La soddisfazione più grande? Quando qualcuna mi scrive che è riuscita a pagare da sola le rate della mensa scolastica di sua figlia o le bollette di casa. “Ci avete cambiato la vita”, ci dicono. E loro, l’hanno cambiata a noi».

Ma non finisce qui. Sulla scia del gruppo Facebook, il 15 maggio 2018 nasce infatti l’Associazione Culturale "Il Cerchio di Mamme al Lavoro: una realtà apartitica, senza scopo di lucro, che svolge attività di promozione e utilità sociale. E durante l’anno vengono realizzati workshop e lezioni dedicate a chi vuole approfondire le dinamiche di alcune professioni e/o a conoscere aspetti legali e fiscali di determinate attività
».


Le mamme al lavoro crescono e diventano una vera e propria realtà. Non più solo virtuale. Domani infatti (domenica 23 giugno) a Roma al Bistrot Bio di via del Casaletto, per la prima volta tante bravissime MaL si incontreranno e metteranno in campo quell’incredibile creatività che ogni giorno propongono sul Facebook. Ci saranno laboratori di cucina, workshop, lezioni di ginnastica, tutorial. Tutto, ovviamente, senza dimenticare i più piccoli. Perchè le donne - e questa è la dimostrazione - sanno fare squadra. Anzi rete.
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Il Messaggero