L'accusa è pesante e potrebbero intervenire i vertici della Rai e la Commissione Parlamentare di Vigilanza: «Un programma come Storie Maledette non sarebbe andato...
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Al centro di questo caso c'è l'ultima puntata di Storie Maledette, condotto da Franca Leosini che ha ospitato Sonia Bracciale, una donna condannata a 21 anni di carcere come mandante dell'omicidio del marito che per anni l'ha massacrata di botte, umiliata, maltrattata rendendole la vita un inferno sulla terra.
La puntata del programma è stata «un concentrato di insinuazioni, stereotipi sessisti, giudizi moralistici, colpevolizzazioni per la violenza subita, e giustificazioni del maltrattante in prima serata tv. Si chiama vittimizzazione secondaria, succede ancora continuamente nelle aule dei tribunali, dove le donne che denunciano la violenza non sono credute. Ieri questo trattamento è stato imposto a Sonia Bracciale, che è stata umiliata, maltrattata, da Franca Leosini nel suo programma su Rai Tre».
La Leosini ha affermato - riferendosi a Sonia Bracciale - che «la responsabilità ce l’ha anche lei come tutte le donne che non mollano il marito al primo schiaffone». DI.Re.Donne mette in luce quanto sia prepotente e insopportabile l’eterno «giudizio verso le donne che non se ne sono andate per tempo dal violento. Neppure quanto vengono ammazzate, si smette di giudicarle».
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Il Messaggero