650mila follower su Instagram, un milione e mezzo su Facebook e oltre 200 milioni di video views complessive. Tess Masazza, giornalista di...
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Come è nata l’idea?
«Sono puntate a se stanti: ho voluto creare una serie vera e propria con un personaggio che ha una sua personalità interpretando più sfaccettature possibili delle donne. Una Bridget Jones moderna, il suo mondo mi ha ispirato tanto».
È una web serie autobiografica?
«Mi considero abbastanza insopportabile, ma non sono sola! C’è tanto di mio, ma anche di mia madre, delle mie amiche, delle ragazze che vedo per strada. Sono una grande osservatrice e il mio intento è che la gente si riconosca nei video. Quindi sono io ma esasperata: il mio personaggio è goffo e buffo come me, ma lo esagero per farla diventare divertente e in qualche modo anche tenero, un lato che mi piace tanto».
L’ironia scade mai nel volgare?
«Non c’è mai una parolaccia, “Insopportabilmente donna” è sempre molto pulito e non ci sono doppi sensi, quello che si vede è ciò che è. Una scelta voluta».
Quali pensa siano i pregi e i difetti delle donne?
«Noi donne abbiamo delle sensibilità particolari e può essere un pregio ma anche un difetto. Io sono una persona suscettibile ma è una caratteristica che deriva da una sensibilità che mi permette di comunicare con le persone. Sensibilità come empatia, ma varia da donna a donna».
Nel lavoro ha mai dovuto sottostare a situazioni scomode?
«Non mi è successo ma di sicuro viviamo in un mondo in cui capita. Ci tengo moltissimo ed è un discorso delicato anche parlarne con i follower visto che ci sono molte sfumature. Sono abbastanza grande, ho 33 anni e ho iniziato questo mestiere da cinque, quindi sono partita con una consapevolezza e maturità diversa di quando avevo 18 anni. L’importante è fidarsi di se stessi».
“Insopportabilmente donna” è anche a teatro?
«È stata una sorpresa il successo di pubblico che ha ricevuto “Insopportabilmente donna – Live a teatro”, perché non sono sketch né singoli episodi. È una vera e propria commedia. Sul palco siamo in quattro, è una storia di amicizia e amore, che fa anche commuovere!».
Cosa consiglierebbe a chi la segue?
«Da donna insopportabile? Sembra scontato ma provare a ridere più di se stessi. Aiuta tanto. Io sono una paranoica che si fa un sacco di domande, ma a volte prendere le cose alla leggera aiuta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero