Il G7 dalla parte delle donne. Eliminare le disparità di genere, combattere la violenza, sostenere le ragazze nell'istruzione, aiutare l'emancipazione...
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Ai paesi del del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa) verrà chiesto l'impegno ad adottare almeno una delle leggi o politiche suggerite dal Consiglio consultivo per l'uguaglianza di genere. Sono esattamente 79 le raccomandazioni per combattere le disparità in tutte le regioni del mondo. Il Consiglio le illustrerà al presidente Emmanuel Macron il 23 agosto al Palazzo dell’Eliseo. Saranno presenti i duepresidenti del Consiglio, i premi Nobel Nadia Murad e Denis Mukwege, e il direttore esecutivo delle Nazioni Unite Donne, Phumzile Mlambo-Ngcuka. Creato dal primo ministro Trudeau durante la presidenza canadese del G7 nel 2018, il Consiglio è stato rinnovato dal presidente Emmanuel Macron nel 2019. É composto da 35 membri e ha avuto l'incarico di individuare le misure legislative più efficaci per sostenere la causa dell'eguaglianza in tutto il mondo.
In particolare, il Consiglio inviterà i leader a porre fine alla violenza di genere, garantire istruzione e salute, promuovere l’empowerment economico, assicurare la piena parità tra uomini e donne nelle istituzioni. Gli stati dovranno inoltre destinare i finanziamenti necessari per l’attuazione di leggi e regolamenti. Più di 2,5 miliardi di ragazze e donne in tutto il mondo sono colpite da leggi discriminatorie e non hanno tutela legale. Molte hanno il coraggio di rompere il silenzio e ribellarsi e vanno sostenute. Il Consiglio esorta i leader del G7 a essere «coraggiosi come lo sono le ragazze e le donne ogni giorno».
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Il Messaggero