«Ma il rosa è un luogo comune», urla Lucrezia, traduttrice con velleità artistiche. Vorrebbe scrivere un libro e le suggeriscono di scrivere un libro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tra youtuber, effetti speciali e «grandi» del fumetto italiano: alla Fiera di Roma torna il Romics
Topolino, il settimanale in formato “libretto” festeggia i suoi primi 70 anni
«Forti voi donne che siete multitasking..io riesco a fare solo una cosa alla volta. Ma tanto le altre le fai tu, vero?» dice lui. E lei, con un gigantesco zaino sulle spalle: «La vita lavorativa di una donna è complicata. Su di noi pesano la famiglia, i genitori anziani, le pressioni sociali, i sensi di colpa, i pregiudizi, la necessità di dimostrare continuamente la nostra competenza, le aspettative di fidanzati e mariti, la diffidenza. E con questo carico sulle spalle a volte non riusciamo a passare neanche una porta...». Alla fine: «Booom...», si esplode. La colpa di chi è? Sempre di lei. Qualche speranza c'è, però: «Ce l'ho fatta», esulta la superoina superstressata. «Sono riuscita a perdere tutti i miei superpoteri negativi». Ne avrai degli altri positivi?, le chiede Lucrezia. «No, torno normale. E ne sono felice». Basta con le wonderwoman, «non serve una donna eccezionale per fare grandi cose. Tutte possiamo!», gioisce anche Lucrezia, l'alter ego di Silvia Ziche.
Dopo avere esordito sulle pagine di “Linus”, per poi passare a “Smemoranda” e “Comix”, la disegnatrice e sceneggiatrice si è affermata come autrice disneyana, firmando storie per “Topolino”, e come vignettistica satirica grazie al personaggio di Lucrezia. Che nell'ultima pagina del libro consegna a Luca una lista di buoni propositi. Tipo: «Ascoltare le donne senza interromperle. Reagire alle battute sessiste invece di ridacchiare. Non stupirsi se una donna vince il Nobel». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero