Fiorella Mannoia in Kenya a fianco di chi combatte le mutilazioni genitali femminili. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono almeno 200...
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Appello globale contro le mutilazioni genitali femminili: 44 milioni di bambine vittime
É stata nei villaggi della Contea Samburu, in Kenya, dove la Ong è impegnata nella lotta alla violenza di genere e in particolare alle mutilazioni. «Seguo Amref da tanti anni spiega a Tpi News - e questo è il progetto che mi ha colpito di più perché il tema delle mutilazioni genitali femminili tocca noi come donne molto più da vicino, in maniera molto più profonda. Abbiamo visto tante realtà, siamo riusciti a capire alcuni meccanismi antichi, ci siamo spogliati dei nostri pregiudizi per capire le motivazioni che spingono le comunità a perpetrare questo genere di pratiche».
Usa, primo processo contro le mutilazioni genitali delle bambine
Solo un cambiamento di mentalità, osserva la cantante, può portare al superamento di questa pratica. «Spesso le bambine vengono mutilate per motivi di economia domestica: devono essere date in sposa presto perché questo comporta un ritorno economico per la famiglia. Ma se una bambina, invece di sposarsi, studia, può aiutare meglio con un titolo che con un matrimonio precoce. Tante realtà stanno mutando, è un processo lungo e faticoso. Nei villaggi ho incontrato africani femministi che lavorano sul campo con le donne e per le donne, sono quelli che stanno operando e lavorando per far cambiare mentalità: non sono solo le donne che si battono, tanti uomini lavorano al loro fianco per convincerle a cambiare tradizioni ancestrali e radicatissime nel territorio. Ho incontrato un capo villaggio che ha organizzato la festa che normalmente si tiene in occasione di una mutilazione, ma senza praticare il taglio. Le persone sono giunte dagli altri villaggi portando alle ragazze libri in dono, e questo penso sia stata la cosa più emozionante a cui ho assistito. Perché queste ragazze adesso andranno a scuola».
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Il Messaggero