Femminicidio anche tra adolescenti

Femminicidio anche tra adolescenti
Parlare delle violenze subite è un tabù. Non solo perché psicologicamente si rifiuta di ammettere di essere state vittime, ma anche a livello sociale...

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Parlare delle violenze subite è un tabù. Non solo perché psicologicamente si rifiuta di ammettere di essere state vittime, ma anche a livello sociale c'è riluttanza. «Tabù», così uno studio dell'università di Washington definisce la violenza contro le adolescenti nelle relazioni di coppia. Perché esiste anche il femminicidio tra giovanissimi. Un fenomeno sottovalutato, praticamente ignorato fino ad oggi dagli studiosi.


UN FENOMENO SOMMERSO - A pubblicare uno dei primo rapporti sugli omicidi di ragazzine da parte di compagni o ex fidanzati è stata Avanti Adhia della School Of Medicine presso l'università di Washington. Tra il 2003 e il 2016 in 36 Stati degli Usa sono stati uccisi 2000 adolescenti (avevano tra gli 11 e i 18 anni), 150 hanno trovato la morte per mano dei loro partner e il 90% delle vittime erano ragazze. Avevano 17 anni. Il loro assassino 18.

La gelosia, secondo lo studio pubblicato su JAMA Pediatrics, è stata la causa principale degli omicidi e subito dopo a scatenare l'assassinio è stata la rottura del rapporto.
«Quando gli adolescenti sperimentano cose che riconoscono come insalubri, sentono di non doverle rilevare agli adulti» ha detto Adhia alla Thomson Reuters Foundation. «E – ha aggiunto – quando arrivano al college è troppo tardi per iniziare a spiegare i rischi che si corrono».



«Secondo uno studio del 2017 condotto in 18 Stati degli Stati Uniti il 55% delle donne assassinate dal 2003 al 2014 è stata uccisa dal partner o dall'ex partner - si legge nello studio - . Da quello che sappiamo la letteratura precedente si è concentrata quasi esclusivamente sugli adulti. Mentre l'omicidio è la terza principale causa di morte per gli adolescenti». C'è, insomma, una carenza nelle ricerche «nonostante gli adolescenti siano ad alto rischio».

ADOLESCENTI A RISCHIO -  La ricercatrice spiega perché il rischio è così alto tra le coppie di giovanissimi. 
«Alcuni adolescenti possono avere una storia di abusi in famiglia o altre disfunzioni familiari, i loro genitori in questi casi potrebbero avere meno probabilità di intervenire. Inoltre l'adolescenza è un periodo di intensa emotività».


STRUMENTI LEGALI ASSENTI - Il dossier approfondisce anche il tema degli strumenti legali che, se applicati, potrebbero salvare vite.
«Tuttavia – spiega la ricercatrice - gli adolescenti in alcuni Stati non possono richiedere un “ordine di protezione”, in altri devono ottenere il consenso dei genitori». Ma con i genitori non si confidano e non raccontano che stanno vivendo un rapporto di coppia violento.

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Il Messaggero