Virginia Giuffre ha ribadito le sue accuse contro il principe Andrea, sottolineando di essere stata costretta a fare sesso tre volte con il reale britannico, due delle quali...
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La Bbc ha spiegato che l'intervista a Giuffre è stata rilasciata prima di quella con il terzogenito della regina Elisabetta. Il reale britannico era amico di Epstein. Il miliardario era stato accusato dalle autorità statunitensi di aver costretto alla prostituzione decine di ragazze minorenni prima di morire suicida nel penitenziario di Manhattan lo scorso 10 agosto.
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Giuffre sostiene di essere stata messa di fatto a disposizione del principe, e costretta a concedersi almeno tre volte in anni passati, da Epstein e dalla complice, cortigiana ed ex fidanzata di lui Ghislaine Maxwell: nota socialite britannica ed ereditiera in disgrazia, oltre che amica di vecchia data del duca. Il suo racconto non mostra tentennamenti. Gli incontri sarebbero avvenuti in tre diverse residenze del magnate americano - a Londra, New York e nei Caraibi - la prima volta quando lei non aveva neppure 18 anni. «Non è stata una storia morbosa di sesso, è stata una storia di abusi, io sono stata oggetto di un traffico» d'esseri umani, denuncia rispondendo alle domande della Bbc nel programma Panorama. Non senza bollare come «ridicole scuse» e «stronzate» le giustificazioni evocate da Andrea per insistere a smentire i rapporti intimi. O addirittura per affermare di «non ricordare» d'averla conosciuta. «Vi imploro di stare dalla mia parte, di aiutarmi a combattere questa battaglia, a non accettare che questo sia ok», ribatte con fermezza l'accusatrice, rivolgendosi alla coscienza pubblica britannica. Come a voler suffragare la sua versione, Virginia richiama dettagli specifici dei presunti rendezvous. Specifici e imbarazzanti.
Narra del primo contatto in un night club, dove rammenta che il principe le offrì da bere («il mio drink fu una vodka») e che «aveva qualcosa di ben preciso in testa». «Ghislain mi aveva detto di essere gentile con lui, di fargli quello che facevo a Epstein», prosegue senza giri di parole.
Il Messaggero