Elisa Pomarelli e le altre, 59 donne uccise dall'inizio dell'anno: «Serve riforma struttura»

Sono già 59. L'omicidio di Elisa Pomarelli, la ragazza di 28 anni uccisa a Carpaneto Piacentino, è solo l'ultimo, l'ennesimo, episodio di femminicidio di...

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Sono già 59. L'omicidio di Elisa Pomarelli, la ragazza di 28 anni uccisa a Carpaneto Piacentino, è solo l'ultimo, l'ennesimo, episodio di femminicidio di una donna diventata vittima di un uomo che si fidava e che dimostra la necessità di un intervento tempestivo e strutturale da parte delle istituzioni per risolvere il problema. L'appello viene lanciato oggi dall'associazione Sos Stalking che, attraverso le parole del suo presidente e fondatore Lorenzo Puglisi, che dice all'AdnKronos: «La nostra società è piena di persone a rischio, ragione questa che impone il dovere di fornire alle donne più strumenti per riconoscere le avvisaglie del pericolo per tempo». L'emergenza, di questo si tratta, deve mettere in cima alle priorità delle istituzioni competenti «la necessità di dotarsi di strumenti che possano funzionare non solo sulla carta. Prevedere nuove tempistiche per la gestione delle denunce, come avvenuto con il Codice Rosso, infatti, non è abbastanza perché non si tiene conto che l'intero apparato meriterebbe una riforma strutturale che passi anche attraverso l'assunzione di nuove risorse».


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Sul caso Pomarelli, Puglisi commenta che «si è trattato di un amico ossessionato dall'idea di coltivare una relazione amorosa non corrisposta, segno distintivo della totale mancanza di empatia che spesso caratterizza soggetti con fragilità psichiatriche o psicologiche». La speranza è che tutto questo non cada nel dimenticatoio fino alla prossima tragedia, mentre il numero delle vittime continua a salire. 

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Il Messaggero