Più che un esperimento è una precisa strategia contro le differenze di genere. Stavolta sono tutte donne le componenti dell'equipaggio dello Swan 60...
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Un team d'eccezione con a bordo atlete come Sally Barkow, la statunitense olimpionica a Pechino 2008 nell'Yngling, con alle spalle una partecipazione alla Volvo Ocean Race nel 2014-2015 e su Team Brunel nell'edizione 2017-2018 dell'Ocean Race. Ci sarà l'olimpionica Giulia Conti, che a bordo ricoprirà il ruolo di tattico/navigatore, assieme alle compagne della sua storia velica: Giovanna Micol, nel ruolo di prodiere, così come alle Olimpiadi di Pechino 2008 e di Londra 2012 nel 470 femminile, e Francesca Clapcich.
Sullo Swan 60 l'atleta triestina, una partecipazione olimpica con Giulia nell'acrobatica classe 49erFX a Rio 2016 e reduce dalla recente partecipazione all'Ocean Race su «Turn the Tide on Plastic, sarà incaricata della regolazione delle vele di prua assieme a Claudia Rossi, due volte campionessa europea nella classe monotipo J70 e oggi atleta della classe olimpica 49erFX. A prua ci saranno anche Alessandra Angelini, velista impegnata nel circuito delle vele d'epoca con il suo 10 Metri Stazza Internazionale del 1910 'Margà, e Monica Rampoldi.
Nel ruolo di Aiuto prodiere ci sono Sara Vani e Pamela Marchesini, altre veliste di esperienza con molte regate di altura assieme a Livia Piccioni, Cinzia Lotta, che invece saranno all'albero. Completano l'equipaggio femminile Elena Orioli e Alessandra Petri, entrambe alle regolazioni delle vele di poppa, mentre Petra Kliba sarà alle drizze con Claudia Addezio, comandante di Spirit of Europe. Team Manager di quest'avventura in rosa è Cristiana Monina, con alle spalle un titolo di campionessa europea classe Laser Radial e due campagne olimpiche nelle classi Yngling e Match Race. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero