Poche donne giudici nelle corti più importanti, disparità di salario anche se si svolge lo stesso lavoro e agli stessi livelli, scarsa rappresentatività...
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Qualche numero: nel mondo 2,8 miliardi di donne vivono in paesi che non riescono a fare abbastanza per aiutare le loro vite. Il dossier stabilisce un punteggio che va da 1 a 100 analizzando i 129 Paesi che nel 2015 firmarono la road map sui 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. In media oggi i Paesi firmatari raggiungono un punteggio di 65,7, un livello considerato «scarso», da Equal Measures 2030. Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia, Paesi Bassi, Slovenia, Germania, Canada, Irlanda e Australia occupano le prime 10 posizioni. Melinda Gates ha affermato che i risultati «dovrebbero funzionare come un campanello d’allarme».
L'Italia si piazza al diciannovesimo posto con un punteggio di 81,8. Analizzando la tabella dei dati spicca il semaforo rosso per l'indice che misura quanto uno Stato sia impegnato a ridurre il rischio di disastri (il punteggio è pari zero). Va male anche per il valore che rappresenta il numero di donne giudici nelle alte corti (40). Basso il punteggio relativo al grado di soddisfazione delle donne (oltre i 15 anni) sulla qualità delle strade nelle città in cui vivono (48,1). Tra le disparità maggiori ci sono: l'annoso problema della disuguaglianza nel salario (51,0), il gender pay gap, la scarsa rappresentatività nel Governo (55,6) e nel Parlamento (61,9). Non raggiunge il punteggio di 60 l'indice relativo alla sicurezza: resta fermo a 56 infatti il valore che riguarda quanto le donne in Italia si sentano sicure a camminare da sole in strada.
In generale il rapporto invita i responsabili politici a concentrarsi sui «gruppi di ragazze e donne che potrebbero essere invisibili nelle medie nazionali e rischiano di rimanere indietro, a causa di fattori come razza, religione e orientamento sessuale». «Mancano 11 anni e il nostro indice rileva che nemmeno uno dei 129 paesi sta trasformando completamente la propria legislazione per raggiungere l'uguaglianza di genere entro il 2030» ha detto alla Cnn, Alison Holder, direttore di Equal Measures 2030. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero