Accorato appello dall'unica comune femminile esistente in Medio Oriente: abbiamo bisogno di supporto. L'invasione della Turchia nel territorio curdo siriano ha messo in...
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I pochi uomini che vivono a Jinwar sono i figli delle donne che animano la piccola comunità curda fondata tre anni fa su un sogno, un ideale che sembrava irraggiungibile. La prima comune femminile siriana continua ad rafforzarsi aprendo le porte a chi è rimasta sola e ha i figli da crescere. La maggior parte delle donne che animano il villaggio è vedova, destino comune per tanti nuclei segnati dalla guerra dove in tanti sono caduti durante la guerra contro l'Isis.
Situata vicino alla città di Dirbesiyè, nel nord della Siria, Jinwar è una sorta di miracolo dove una trentina di donne applicano concretamente la solidarietà femminile. In curdo Jinwar vuol dire donna, ma anche luogo di origine. Lì regna il matriarcato che governa ogni aspetto della vita: la coltivazione dei campi, l'insegnamento garantito per i figli, i lavori di artigianato, la falegnameria, l'amministrazione, l'applicazione del concetto di sostenibilità ambientale. In tre anni hanno costruito case con mattoni fatti in loco, il magazzino per le granaglie, la farmacia, la sala per le riunioni.
Sulla pagina Facebook (Jinwar - Free Women's Village Rojava) e' stato postato l'ultimo appello accompagnato da tutti i riferimenti per chi si vuole mettere in contatto con loro o desidera fare arrivare loro la propria solidarietà.
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Il Messaggero