Candidate a un premio tre donne campionesse di resilienza, quella risorsa potente che implica la capacità di andare avanti, nonostante le crisi, permettendo la costruzione,...
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Cacilda Massango, mozambicana, si è scoperta sieropositiva e madre di una bambina malata. Attivista di "Eu DREAM" in Mozambico, che è un movimento in difesa del diritto alla salute e all'accesso gratuito alla terapia per i malati di AIDS, ha sostenuto centinaia di donne affette da HIV aiutandole a ritrovare un loro ruolo centrale nella famiglia e nella società e promosso il diritto alle cure per i loro bambini, spesso dimenticati. Riprendendo gli studi e acquisendo competenze tecnico scientifiche anche di alto livello, ha contribuito a diffondere una nuova cultura di valorizzazione e di crescita della donna in un contesto spesso difficile.
Aminetou Ely, mauritana, è stata costretta a sposarsi a soli 13 anni. Nonostante le drammatiche condizioni sociali che ha vissuto ha portato avanti la lotta per i diritti e ha fondato in Mauritania l'Associazione delle Donne Capi Famiglia" (AFCF), che combatte contro le violenze domestiche e sessuali, il lavoro domestico delle minorenni, la schiavitù, il razzismo, l'esclusione, la tratta e il matrimonio precoce, la povertà.
Infine l'italiana Francesca Faedi, astrofisica marchigiana, si è dedicata alla ricerca e allo studio di pianeti extrasolari, rivoluzionando la ricerca scientifica, prima basata solo sulle osservazioni del nostro sistema solare. Fortemente impegnata nel sensibilizzare le giovani donne allo studio di materie scientifiche, svolge azione di formazione nelle scuole.
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Il Messaggero