Olimpiadi, c'è lo skateboard anche grazie a Peggy Oki, l'unica donna degli Z-Boys Video

Peggy Oki, foto presa dal profilo Instagram
Prima il surf, poi lo skateboard. Insieme erano gli Z-Boys, ma tra loro c'era una donna. Nata negli Stati Uniti da genitori giapponesi fuggiti da Hiroshima, Peggy Oki divenne...

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Prima il surf, poi lo skateboard. Insieme erano gli Z-Boys, ma tra loro c'era una donna. Nata negli Stati Uniti da genitori giapponesi fuggiti da Hiroshima, Peggy Oki divenne presto un'eroina nel mondo dello skateboard, sport a quei tempi completamente chiuso alle donne.  E se il prossimo anno, alle Olimpiadi di Tokyo, per la prima volta ci saranno gare ufficiale di questo sport si deve anche lei. «Non ho mai pensato: "Oddio...sono l'unica donna! Dove sono le mie amiche?» ha raccontato Peggy su Popsugar.co.uk. Nel 1975 arrivò prima al freestyle femminile "Del Mar Nationals". E oggi, 63 anni, è un'animalista convinta, combatte per salvare le balene ed è vegana.


Nel 2012 è stata inserita nella "Skateboard Hall of Fame". Oggi è insegnante d'arte presso il Santa Barbara City College Venice Beach. Non si sono dimenticati di lei (fortunatamente) nel film "Lords of dogtown" che racconta la storia degli Z- Boys: Stephanie Limb interpreta Peggy.

E' stata insignita del "Local Hero 2010" dal "Santa Barbara Independent", perché riuscì a suo modo a fare una rivoluzione per tutte le donne a bordo di uno skateboard. Ed è entusiasta del debutto del suo sport alle Olimpiadi:
«Sarà interessante vedere quante persone, dopo aver visto questo sport alle Olimpiadi decideranno di uscire di casa per comprare uno skateboard». A Tokyo ci saranno due discipline, lo Street e il Park a cui parteciperanno 20 skater maschi e 20 femmine per ogni disciplina.

E in Italia? Per ora si parla solo di promesse maschili. Perché?

 

 



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Il Messaggero