Il numero delle donne medico in Italia aumenta di anno in anno. Nel 2017 sono il 44% dei 105 mila camici bianchi dipendenti del Servizio sanitario nazionale, secondo gli ultimi...
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Donne (senza) lavoro, in Italia 4 madri su 10 scelgono il part-time per non perdere il posto
Ma il sorpasso, che sarà nei prossimi anni sempre più evidente, è ancora solo nei numeri, secondo l'Anaao. Alle donne è, infatti, preclusa la possibilità di fare carriera: in media ai vertici arriva solo una su 10, nello specifico 1 su 50 diventa direttore di struttura complessa e 1 su 13 responsabile di struttura semplice. E anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro presenza nelle posizioni apicali è molto bassa (pediatria 10%, psichiatria 25%, ginecologia e ostetricia 17%).
Le Regioni con il maggior numero di “camici rosa” sono la Sardegna (56%), seguita da Emilia Romagna (51%) e Veneto (50%). Chiude la classifica la Campania con il 31%. Nella fascia d'età 40-44 anni le donne sono il 60% del totale dei medici, mentre dopo i 50 anni la prevalenza è maschile, con una rappresentanza di medici uomini tra i 55-59 anni del 64% e dopo i 60 anni del 72%. Con questi numeri si apre la terza Conferenza Anaao Donne, in programma l'11 e il 12 ottobre a Genova.
Un'occasione per fare il punto sugli ostacoli della vita in corsia, sui problemi che inibiscono il decollo professionale delle donne medico e le soluzioni che il sindacato può e deve trovare. «Il contratto di lavoro siglato il 24 luglio va proprio in questa direzione: salario intero, compreso il trattamento accessorio, per il congedo di maternità e di paternità - ricorda l' Anaao Assomed - Monte ore annue di 18 ore per assenze per visite, terapie e prestazioni specialistiche senza decurtazioni stipendiali; ulteriore monte ore di 18 ore annue per assenze per particolari motivi personali e familiari retribuite; ferie estive garantite (15 giorni) nel periodo 15 giugno-15 settembre per i dipendenti con figli nella scuola dell'obbligo. Inoltre l'Organismo paritetico potrà avanzare proposte su temi importanti come: conciliazione dei tempi di vita e lavoro; esenzione dalle guardie a 62 anni; incremento della percentuale di part-time dal 3 al 7%».
«Ci schieriamo per un futuro che sia sempre più orientato dalle donne.
Il Messaggero