Se la crisi finanziaria ed economica del 2009 era nota come «the men's recession», la recessione degli uomini, la crisi provocata dal Covid 19 sta colpendo...
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I SETTORI
Ma secondo Elise Gould, economista dell'Economic Policy Institute, think tank economico progressista, anche «nei settori economici dominati dagli uomini, sono le donne a perdere maggiormente il posto». E cita come esempio il fatto che tra febbraio e marzo nei servizi professionali e di business il 56% dei licenziati sono stati donne che rappresentano il 46% degli addetti del settore. «Credo che questo abbia a che vedere con tipo di incarichi che le donne hanno in questi settori» aggiunge l'economista spiegando che è meno frequente che una donna arrivi ad incarichi di medio ed alto livello e quindi sono tra le prime ad essere licenziate quando ci sono problemi. «È meno probabile che le donne vengano promosse a posizioni dove è più probabile che siano protette», ha detto. Infine, e questo è ancora più allarmante, in alcuni settori le donne hanno perso posti di lavoro che sono andati subito ad uomini. Per esempio nel settore delle consegne e dei magazzini, uno dei settori che è invece fiorito durante la crisi, per le donne, che rappresentano il 26% della forza lavoro, viene citata una percentuale, impossibile, di licenziamenti del 146%, che significa che sono stati aggiunti lavoratori maschi, il 46% dei posti, per sostituire le lavoratrici.
I FIGLI
Questo dipende dal fatto, viene detto ancora dall'economista, che sulle donne è caduto principalmente il peso della cura dei figli rimasti a casa per la chiusura delle scuole.
Il Messaggero