Le donne contro la mafia. «Sono le protagoniste del cambiamento e sono decine quelle che in accordo con la magistratura stiamo nascondendo perché vogliono uscire...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«A Castelvetrano ho conosciuto persone meravigliose che hanno sfidato la mafia e questo disturba i boss - ha proseguito - Qui vedo Giuseppe Cimarosa, la sua mamma e la sua nonna, non dobbiamo lasciarli da soli». Riferendosi alla confisca dei beni don Ciotti ha rilevato: «Lo strumento deve diventare più operativo, non si possono avere percorsi che durano anni. Ci sono troppi beni non consegnati e non è possibile che possono essere venduti all'asta ai privati. Devono tornare all'uso pubblico perché questo disturba i mafiosi. La vendita deve essere l'ultima ratio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero