Il sindaco torna a fare l'infermiera. «Non importa cosa fai ma quanto amore ci metti. In questo momento è necessario mettercene di più», scrive su...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il suo nome era nelle graduatorie della Ausl Romagna e quando è stata richiamata per l'emergenza sanitaria dovuta al nuovo coronavirus «non ho potuto dire di no». E così Elisa Deo ha indossato di nuovo il camice da infermiera ed è tornata in corsia all'ospedale Nefetti di Santa Sofia. «Avevo già lavorato lì tre anni fa - racconta al Resto del Carlino la sindaca che è anche presidente dell'assemblea dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese - In questa fase di emergenza l'Ausl ha attinto alla graduatoria nella quale figurava anche il mio nome: mi è stato offerto questo incarico a tempo determinato e ho subito accettato la chiamata. Non potevo dire di no in questo momento di grave difficoltà per i pazienti e per tutto il personale sanitario. Ho studiato per fare l'infermiere, ho fatto i tirocini richiesti e, nonostante i tanti impegni, voglio dare il mio contributo».
Coronavirus, l'infermiera: «Ho paura ad andare al lavoro e sono sfinita, non vanificate i nostri sforzi»
Assessore torna a fare l'infermiera per aiutare le colleghe nella lotta al virus
«Ho studiato per fare l’infermiere, ho fatto i tirocini richiesti e, nonostante i tanti impegni, voglio dare il mio contributo. Inoltre conosco bene il personale che vi opera, professionisti seri e umani. Da amministratore mi sono sempre battuta perché il Nefetti non sia mai ridimensionato, ma anzi qualificato perché è un presidio sanitario importante per tutto il territorio», racconta in un'intervista la prima cittadina infermiera, madre di una bambina di due anni e mezzo. «Il passaggio alla fase 2 deve essere progressivo e meditato. Dobbiamo evitare il ‘liberi tutti’ altrimenti il virus riparte. Abbiamo ancora due settimane di serrata fino al 3 maggio e quindi fino ad allora dobbiamo seguire le indicazioni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero