Coronavirus, la volontaria: «Gatti abbandonati. Molti cuccioli moriranno»

La stringe e l'accarezza. Avrà bisogno di un po' di tempo per riprendersi e riconquistare fiducia negli umani. Lei è Ely, una delle ultime gatte abbandonate...

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La stringe e l'accarezza. Avrà bisogno di un po' di tempo per riprendersi e riconquistare fiducia negli umani. Lei è Ely, una delle ultime gatte abbandonate per le strade di Roma. Adesso a prendersene cura è Luciana Angelini dei "Gatti di Torpignattara", che insieme ai tanti altri volontari gestisce diverse colonie feline in tutta Roma con oltre 150 gatti.


Luciana è molto preoccupata e spiega: «Gli abbandoni sono aumentati moltissimo da quando è scoppiata l'emergenza Coronavirus e noi volontari siamo disperati, bisogna diffondere il più possibile un messaggio: gli animali non trasmettono il Covid-19 e non vanno abbandonati». 

E invece sono molti i gatti nelle ultime settimane che sono stati lasciati in strada nella Capitale. «Più del solito» assicurano i volontari. Per questo anche la Croce Rossa e l'Ordine dei Medici Veterinari di Roma e Provincia sono scesi in campo con la campagna #noinonsiamocontagiosi. «Secondo l'associazione italiana Difesa Animali e Ambiente che ha fatto un monitoraggio su 100 canili - aggiunge Luciana - dal 20 febbraio all'8 marzo sono aumentati gli abbandoni degli animali». Insomma, ora il Coronavirus diventa una scusa per lasciare i propri animali. 

Ma c'è un altro tema che preoccupa Luciana e chi come lei ama gli animali. «L'Asl - spiega - ha bloccato le sterilizzazioni, questo è il periodo dell'accoppiamento, tra qualche mese saremo pieni di cuccioli e chi baderà a loro? Dobbiamo continuare a sterilizzare i gatti e le gatte di strada soprattutto in questo periodo riproduttivo , fermarci significherebbe vedere vanificato tutto il lavoro svolto finora. Nasceranno tanti cuccioli e molti moriranno.. ».   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero