In Cina le donne uigure costrette ad aborto e sterilizzazione. «È un genocidio», denuncia un ricercatore tedesco. Il governo di Pechino starebbe...
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Il lavoro di Zenz si basa su dati ufficiali, documenti governativi e testimonianze dirette. Il ricercatore tedesco sostiene che le autorità di Pechino obbligano le donne uigure a interventi chirurgici di sterilizzazione o a cure per bloccare il ciclo mestruale. Se si rifiutano di abortire per rispettare i limiti di due figli per famiglia, esse sono rinchiuse nei campi di internamento. Gli amministratori locali, soprattutto nelle aree rurali, sottopongono le uigure in età fertile a controlli ginecologici obbligatori. A conferma del suo studio, Zenz fa notare che nel 2017 e nel 2018 il tasso di crescita della popolazione uigura è stato inferiore alla media di quella di etnia han, maggioritaria in Cina. Per l’analista tedesco, la Cina sta portando avanti un «genocidio demografico» nello Xinjiang. Sulla base di quanto riportato da Zenz, l’Alleanza interparlamentare sulla Cina, un gruppo informale di legislatori statunitensi, europei e di altri Paesi occidentali, ha chiesto ieri un’indagine internazionale per verificare se Pechino è responsabile di crimini contro l’umanità e genocidio nello Xinjiang.
La giustificazione della repressione nei confronti della minoranza si basa secondo il PCC nella minaccia terroristica e separatista che questa costituirebbe. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero