“Evviva, Marie Anne è viva!". Il libro di Stefania Catallo racconta la storia del centro antiviolenza da lei fondato a Roma, intitolato a Maria Anne Erize,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Da donna a donna", il tour contro la violenza fa tappa in Campidoglio il 7 marzo
Dopo lo sfratto dal civico 393 di via Aspertini, a Tor Bella Monaca, il centro antiviolenza si era trasferito alla Romanina. Nel settembre del 2018 gli uffici Misure di prevenzione del tribunale di Roma aveva assegnato in comodato d'uso al "Marie Anne Erize" una casa requisita in primo grado ad alcune membri della famiglia Di Silvio. E lì, alla Romanina, erano proseguite le attività di counseling psicologico di ascolto per le vittime, i laboratori di sartoria solidale di abiti da sposa. Ma nel dicembre del 2019 l'appartamento confiscato era tornato di nuovo ai Di Silvio. La Corte di Appello aveva revocato il sequestro.
Gloria: «Lui mi ha sparato in faccia. Ora sulla sedia a rotelle e senza un occhio aiuto le vittime»
In attesa di utilizzare l'immobile a Ponte di Nona confiscato e assegnato lo scorso maggio dal Tribunale di Roma, le attività del centro anti-violenza sono al momento ospitate nel palazzo Englefield, in via IV Novembre. Della storia del "Marie Anne" si parlerà il 5 marzo, al tetro Manhattan di via del Boschetto: la presidente Stefania Catallo e la scrittrice giornalista Carla Cucchiarelli presenteranno il libro "Evviva, Marie Anne è viva!".
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero