Concetta Castilletti, la virologa premiata da Mattarella: «Questa esperienza ci ha insegnato a essere più umili»

Concetti Castilletti, la virologa premiata da Mattarella: «Questa esperienza ci ha insegnato a essere più umili»
«Vorrei condividere questo riconoscimento con tutti i colleghi. Sono felicissima, mi dispiace però che non sia andato anche ad altri. Penso al team che in questi mesi...

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«Vorrei condividere questo riconoscimento con tutti i colleghi. Sono felicissima, mi dispiace però che non sia andato anche ad altri. Penso al team che in questi mesi ha lavorato tantissimo e continua a farlo. Per noi l'emergenza non è finita». Concetta Castilletti, 57 anni, originaria di Ragusa, responsabile della Unità dei virus emergenti dello Spallanzani, è tra le tre virologhe che sono riuscite, prime in Italia, a isolare il coronavirus. Erano i primi di febbraio.


Si poteva immaginare quello che è successo?
«Nessuno si aspettava un epilogo simile, è stato uno tsunami. Abbiamo triplicato i turni, il laboratorio è rimasto aperto h24 e nei festivi invece di 2 persone erano presenti in 6. Nella prima fase era coinvolto un piccolo gruppo di ricercatori. Ma poi anche gli altri sono stati coinvolti. Abbiamo coordinato i laboratori del Lazio. È stata una dura prova e adesso siamo stanchi. Il laboratorio è stato messo a dura prova, abbiamo lavorato sotto stress per dare i risultati in breve tempo». 

Cosa vi ha insegnato questa esperienza?
«A essere più umili, a non dare tutto per scontato, a essere sempre preparati in positivo e in negativo. Io sono un topo di laboratorio, appassionata del mio lavoro e della ricerca. In questi mesi entravamo in laboratorio la mattina presto e uscivamo la sera tardi. Ho vissuto un lockdown diverso, perdendo la possibilità di stare più tempo con la famiglia. Ma i miei figli sono abituati a vedermi poco. Ho faticato a comprendere la loro stanchezza di stare in casa, io non ci stavo mai e avrei trascorso volentieri un po' di tempo in più con loro».
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Il Messaggero