Maglia nera per l'Albania, le donne destinano al lavoro domestico 506 minuti e gli uomini solo 56

Maglia nera per l'Albania, le donne destinano al lavoro domestico 506 minuti e gli uomini solo 56
Che vi fosse un divario salariale lo si sapeva così come che gli uomini, rispetto alle donne, spendessero meno tempo in casa per cucinare, preparare, accudire figli e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Che vi fosse un divario salariale lo si sapeva così come che gli uomini, rispetto alle donne, spendessero meno tempo in casa per cucinare, preparare, accudire figli e genitori anziani, rassettare. Ma che il Paese con maggiore discrepanza fosse l'Albania ancora no. Eppure è quello che hanno certificato le Nazioni Unite nel rapporto sulle famiglie («Families in a changing world», consultabile sul sito www.progress.unwomen.org) dal quale emerge quanto tempo le donne albanesi destinino ad lavoro domestico, con figli a carico, ogni giorno. Ben 506 minuti, rispetto agli uomini albanesi: 58 minuti. Al secondo posto si piazza la Serbia e al terzo posto l'Algeria. 


A proposito della differenza salariale di genere che questa situazione va indirettamente ad alimentare, la consigliera economica del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, Anuradha Seth, tempo fa ha affermato che si tratta del  «più grande furto della storia», visto che nel mondo le donne guadagnano in media il 23% in meno degli uomini, senza distinzioni di aree, comparti, età o qualifiche. Non esiste un solo paese, né un solo settore in cui le donne abbiano gli stessi stipendi degli uomini. Il divario salariale è dovuto all’accumulo di numerosi fattori che includono la sottovalutazione del lavoro femminile, la mancata remunerazione del lavoro domestico, la minore partecipazioneal mercato del lavoro, il livello di qualifiche assunte e la discriminazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero