Narges Mohammadi, attivista iraniana per i diritti umani, in carcere dal 2016 lancia un drammatico appello: «Siamo 12 donne contagiate dal coronavirus, senza cure e...
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Narges Mohammadi è una sostenitrice della campagna contro la pena di morte e vicepresidente del centro per i difensori dei diritti umani in Iran. É stata arrestata a maggio 2015 e nel 2016 condannata a 16 anni. Collaboratrice di Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace nel 2003, portavoce e vicepresidente del Centro per la difesa dei diritti umani, nel 2008 è stata eletta presidente del comitato esecutivo del Consiglio Nazionale della pace in Iran. La sua “colpa” è di aver invocato l’abolizione della pena di morte.
LA LETTERA
«Siamo 12 donne contagiate dal coronavirus - scrive dal carcere - L’11 luglio hanno separato le donne prigioniere del carcere di Zanjan. Noi siamo complessivamente 18 donne in questo carcere.
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Lo scorso aprile 2020, ricorda Articolo21 che pubblica la lettera, un team di esperti sui Diritti Umani delegati dalle Nazioni Unite avevano inviato una lettera alla Repubblica Islamica dell’Iran per chiedere la liberazione di Narges e di altri prigionieri politici. Ma il Governo iraniano aveva dichiarato che erano stati liberati solo coloro che stavano scontando condanne a meno di cinque anni, mentre i prigionieri politici e quelli accusati di condanne più pesanti, legate alla partecipazione a proteste antigovernative, sarebbero rimasti in prigione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero