L'Italia si candida ad ospitare allo “Juventus Stadium” la finale della Champions League femminile 2022 o 2023. La Figc ha già trasmesso all'Uefa il...
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Calcio femminile, la Fifa investirà un miliardo di dollari
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Calcio femminile, ct Bertolini: «In Italia ci sono ancora troppi pregiudizi»
Il dossier della candidatura è frutto della sinergia con il governo, il Comune di Torino e la Juventus. «Dal governo - ha annunciato il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora - ci sarà il massimo appoggio. Il mio augurio è di arrivare a quell'evento con una legge sul semiprofessionismo già vigente, festeggiando così non solo un importantissimo evento internazionale dentro i nostri confini, ma soprattutto una riforma epocale che il mondo dello sport femminile attende ormai da troppo tempo». «Il calcio femminile - si legge nella lettera di accompagnamento alla candidatura inviata alla Uefa dal presidente federale Gabriele Gravina - è il calcio del presente e il calcio del futuro. Grazie al successo del Mondiale di Francia della scorsa estate, al nuovo indirizzo politico e agli investimenti decisi dalla FIGC, anche in Italia è finalmente diventato un asset fondamentale nella politica di sviluppo del calcio nel suo complesso. Un impulso decisivo nel programma di sviluppo avviato in Italia è stata la spinta offerta dall'apertura di sezioni femminili all'interno delle Società maschili di Serie A, come la Juventus. Non a caso vogliamo candidare Torino quale città ospitante della finale di Champions League del 2022 o del 2023, nello stesso stadio che ha registrato un record di spettatori in occasione della gara di campionato Juventus-Fiorentina della scorsa stagione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero