Calcio donne, Barbara Bonansea: «A 4 anni sono entrata in campo e non sono più uscita»

«Avevo tre o quattro anni al massimo, e i miei pomeriggi trascorrevano con gli occhi incollati al prato, attratta da un desiderio fortissimo di giocare, ma ancora muto. Il...

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«Avevo tre o quattro anni al massimo, e i miei pomeriggi trascorrevano con gli occhi incollati al prato, attratta da un desiderio fortissimo di giocare, ma ancora muto. Il primo a dargli voce fu l'allenatore di mio fratello: un giorno si avvicinò e mi chiese se non ero stufa di guardare gli altri giocare. Sono entrata in campo e, da allora, nessuno è più riuscito a farmi uscire». Barbara Bonanseala calciatrice più rappresentativa della Nazionale, racconta il suo amore per il pallone nel libro in uscita il 19 novembre, “Il mio calcio libero” (Rizzoli) scritto con Marco Pratonesi. 


Barbara Bonansea e Claudio Sala alla mostra della Coppa del Mondo maschile e femminile

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Vent’anni dopo quell'entrata in campo, Barbara ha vinto il secondo scudetto consecutivo con la Juventus e, soprattutto, è stata protagonista del Mondiale che ha avvicinato milioni di tifosi al calcio femminile. Il libro è il racconto della sua storia di calciatrice ma anche un viaggio nei campi sgangherati del calcio cosiddetto minore. «Il rigore è un giallo, il cross è una poesia, il dribbling è acrobazia, volteggio, funambolismo». La testimonianza di una fuoriclasse che può essere un aiuto per tutte le bambine e per tutte le ragazze che si avvicinano al calcio. 

«Sono stati mesi molto particolari per via del mio infortunio - racconta la calciatrice in un post su facebook - ma anche molto intensi. Ho rivissuto la mia carriera dall'inizio alla fine, ho riscoperto ambienti e amiche, personaggi e situazioni fantastici. L'ho fatto e ho voluto mettere tutto per iscritto. Mi ha aiutato molto in questi mesi difficili». Lo scorso agosto, durante il match della Women’s Cup contro il Paris Saint Germain, l’attaccante della Juventus e della Nazionale azzurra, si è fratturata il quinto metatarso del piede sinistro.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero