Il suo asso nella manica è stato un ingrediente naturale al 100 per cento e segreto: d'altra parte i suoi cocktail sono spesso ideati per avere effetti benefici...
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«È stata un’esperienza davvero unica. Un vortice di emozioni, divertimento e duro lavoro - ha detto mentre posava per i fotografi - Vorrei fare i complimenti a tutti i finalisti, sono stati preparati cocktail così straordinari che la vittoria sarebbe potuta capitare a ciascuno di noi. Ho imparato tanto, e mi sono fatta degli amici che rimarranno tali per tutta la vita. È stato un privilegio passare cinque giorni assieme a queste persone, lavorando con brand incredibili nella cornice della miglior competizione per bartender al mondo. Avere vinto è stato semplicemente la ciliegina sulla torta».
Nella prima fase delle finali, presso la distilleria KetelOne a Schiedam, in Olanda, i finalisti hanno dovuto ideare dei cocktail con un impatto ambientale positivo e che interpretassero un forte senso di condivisione e comunità, dalla preparazione alla scelta degli ingredienti. Volati poi in Scozia, i bartender si sono ritrovati sulla ventosa isola di Skye, sede della leggendaria distilleria Talisker. Qui la sfida consisteva nel creare un drink indimenticabile a base Talisker, utilizzando degli ingredienti all’interno di una “mistery box” e pochi strumenti necessari.
Glasgow è stata la tappa finale e il fulcro di questa avventura di quattro giorni dedicata al mondo dei drink. Nello spazio eventi SWG3 i finalisti si sono cimentati in diverse prove: creare dei cocktail che rispettassero e valorizzassero il rinomato whisky single malt The Singleton; ideare tre mini-cocktail per esaltare il cuore agrumato del famoso gin Tanqueray No. Ten ed eccellere nella sfida “highballin a can” a base Johnnie Walker, il blended scotch whisky più distribuito al mondo. Nella sfida finale, uno “speed round” con pochissimo tempo a disposizione, i concorrenti sono stati giudicati da una giuria d’eccezione composta da leggende del settore, dove è stata messa a dura prova la loro abilità nel creare cocktail sotto pressione.
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Il Messaggero