Le cause sono molteplici e da non sottovalutare, tuttavia la prima causa se si fanno meno figli ha a che fare con il fatto che in Italia ci sono meno donne in età fertile....
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Al baby boom degli anni '50 e '60 e' seguito, quindi, il crollo delle nascite dal '75 al '95. Il 1995 fu proprio l'anno in cui si registro' il minimo storico dell'indice di fecondità che fu piu' basso di quello attuale. Tuttavia all'epoca anche se si facevano meno figli c'erano piu' donne, e l'incremento delle nascite avvenne grazie a quelle non italiane giovani che, facendo piu' figli, facero risalire gli indici.
Dal 2008- ricorda il vicepresidente della Sip- il numero di figli per donna e' nuovamente calato anche per le donne non italiane, riportando un ulteriore decremento che perdura tuttora e che si stabilizzera' nei prossimi anni su queste cifre. Le previsioni demografiche lo dicono già».
Rilanciare la natalità in Italia sarà una impresa non facile. Sicuramente si possono mettere in atto strategie per facilitare le coppie a fare figli prendendo esempi dall'estero. Il modello francese, ad esempio, punta sugli incentivi economici quello scandinavo invece ha investito sulla fornitura di servizi e assistenza.
Un secondo problema e' l'aumento dell'eta' in cui la donna arriva al parto del primo figlio. Il primo figlio viene partorito tra 35 e 39 anni. Per Agostiniani non si tratta di egoismo: «Si rimanda la decisione a causa di una reale difficolta' nella programmazione di un figlio, vuoi da un punto di vista economico che di gestione familiare. E poi perchè i figli pesano soprattutto sulle madri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero