All'attivista Mayerlín Vergara Pérez il Nansen Refugee Award per il suo impegno in difesa dei minori abusati

Mayerlín Vergara Pérez
É andato all’attivista colombiana Mayerlín Vergara Pérez il Nansen Refugee Award 2020 al livello mondo. L’annuncio è arrivato...

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É andato all’attivista colombiana Mayerlín Vergara Pérez il Nansen Refugee Award 2020 al livello mondo. L’annuncio è arrivato dall’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), l’agenzia dell’Onu che dal 1954 conferisce il prestigioso riconoscimento.

Classe 1975, nata Sahagún, soprannominata Maye, la donna si è aggiudicata il premio per “la sua ricerca coraggiosa e disinteressata per salvare e proteggere alcuni dei bambini più vulnerabili del mondo”, che è stata giudicata “a dir poco eroica”, così come riportato nel comunicato dell’UNHCR. “Persone come Maye rappresentano il meglio di noi”, si legge nella motivazione ufficiale.
Mayerlín ha ottenuto il Nansen Refugee Award in qualità di responsabile per la regione dei Caraibi della Fundación Renacer, specializzata nel soccorso di minori che hanno subito abusi. L’ong è nata nel 2018 in soccorso di un centinaio di bambini sfruttati sessualmente al confine con il Venezuela.
Con la scelta di Mayerlín per la sezione mondo si è conclusa l’assegnazione del Nansen Refugee Award, che già a livello locale aveva premiato altre quattro attiviste. Nella sua lunga storia, è la prima volta che i riconoscimenti sono andati a tutte donne: la giordana Rana Dajani (per la regione nord Africa e medio oriente), l’ucraina Tetiana Barantsova (Europa), la congolese Sabuni Françoise Chikunda (Africa) e l’afgana Rozma Ghafouri (Asia).
L’annuncio del Nansen Refugee Award arriva a pochi giorni dall’assegnazione del Nobel per la Pace, prevista venerdì 9 ottobre. Il premio porta il nome dell’esploratore e diplomatico norvegese Fridtjof Nansen, lui stesso Nobel per la Pace nel 1922 proprio nella carica di Alto Commissario per i Rifugiati dell’Onu. Fu l’ideatore del Passaporto Nansen, che dopo la Prima Guerra Mondiale garantì tutela a migliaia di profughi, rifugiati e apolidi.
 
 
 
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Il Messaggero