«Posso essere quello che voglio?». Non tutte le bambine nel mondo possono. E a loro pensa la campagna #8marzodellebambine, rilanciata da Unicef Italia: a...
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L'iniziativa è accompagnata dal video “Posso essere quello che voglio?”, in cui il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini si chiede se bambine e bambini possono scegliere il loro futuro in un mondo dove cambiamenti climatici, conflitti e migrazioni mettono a rischio la loro vita.
Discriminate sul lavoro e in affanno, per l'80% delle donne l'8 marzo è un giorno come gli altri
Anche se negli ultimi vent’anni il numero di ragazze che non vanno a scuola è diminuito di 79milioni e la percentuale di ragazze fra i 15 e i 19 anni vittime di mutilazioni genitali femminili è passato dal 47% nel 1995 al 34%, ancora oggi la violenza contro donne e ragazze è molto diffusa. Nel 2016, il 70% delle vittime di tratta registrate a livello globale, erano donne e ragazze. La maggior parte usate per sfruttamento sessuale. Altri tragici dati: circa 13milioni di ragazze (1 su 20 fra i 15 e i 19 anni) ha subito uno stupro; il suicidio è attualmente la seconda causa di morte, la prima è legata alla maternità. Inoltre, oggi, più di 900.000 ragazze adolescenti fra i 10 e i 19 anni convivono con l’HIV. Nel 1995 erano 740.000; ogni anno 12 milioni di ragazze sono costrette a matrimoni precoci durante l’adolescenza.
Carfagna: «Dedico l'8 marzo alle caregiver: prendiamoci cura di chi si prende cura» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero