COMERIO - «Con Indesit, con le Marche, possiamo vincere tutti insieme». Esther Berrozpe, presidente di Whirlpool Emea e vicepresidente esecutivo di Whirlpool corporation, è...
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Ha mai temuto che la trattativa potesse interrompersi?
«No perché non è mai mancata la disponibilità al dialogo da parte di tutti. Questo grazie, anche, alla mediazione del Governo. Mi spaventavano i tempi, ma siamo molto soddisfatti di come è andata».
A Fabriano si è registrata la percentuale più bassa di si al referendum, l’ha sorpresa? La chiusura di Albacina ha pesato?
«Il legame emozionale con il passato è molto forte, soprattutto per Albacina dove tutto è iniziato. Ma quando faremo di Melano la nostra fabbrica modello, una fabbrica bandiera, cambiaranno idea».
Quale il ruolo delle Marche?
«Sarà fondamentale. Comunanza sarà unica produttrice di lavasciuga e lavatrici a carica frontale. Fabriano polo europeo per la produzione di piani cottura con Melano; sede della Ricerca e Sviluppo, chiudendo in Germania, per valorizzare al meglio l’esperienza nel lavaggio e parte della cottura; Centro amministrativo per l’Europa nella sede Indesit. Una sede vera, con CdA ed assemblee che si svolgeranno in città. Io stessa sarò molto presente nelle Marche. Del resto, su 513 milioni di euro di investimenti: 180 sono per Fabriano e 60 per Comunanza. Ci aspettiamo tanto dalle Marche».
Nessun esubero strutturale, piano di incentivi ed ammortizzatori sociali per il prossimo triennio, dopo si può pensare anche a nuova occupazione?
«Rispetteremo il piano al 100%. Ma le dico che siamo stati anche conservativi, tarando il tutto su una crescita zero del mercato. Io sono ottimista per natura e sono confortata dai segnali di inversione di tendenza che già si vedono oggi. Quindi se i livelli di produzione saliranno, come spero, saliranno anche i livelli occupazionali. Personalmente, vedo più opportunità che rischi».
Che rapporto intendete creare con il territorio? «Vogliamo costruire un rapporto di fiducia, rafforzandolo con i fatti. Ci vorrà tempo, ma da oggi lavoriamo tutti insieme, valorizziamo il meglio dei due gruppi industriali per creare un’azienda ancora più forte, ambiziosa ed efficiente. Noi vogliamo partire dalle persone, l’asset più importante. Il marchio Indesit resterà e sarà valorizzato al meglio. Un cambiamento per tutti, si apre un nuovo capitolo di un libro da scrivere e sono certa che sarà una nuova storia vincente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero