Rapinata dai figli, non ce la fa a raccontare: processo in casa per farla sentire a suo agio

Rapinata dai figli, non ce la fa a raccontare: processo in casa per farla sentire a suo agio
FABRIANO - Tribunale a domicilio, giudici in trasferta da Ancona a Fabriano. I giudici del tribunale collegiale e il pubblico...

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FABRIANO - Tribunale a domicilio, giudici in trasferta da Ancona a Fabriano.


I giudici del tribunale collegiale e il pubblico ministero di Ancona a casa di un'anziana per celebrare un processo e ascoltare la donna come parte offesa di rapina aggravata per mano dei propri due figli. Piuttosto inusuale l'udienza che si è tenuta in un'abitazione di Fabriano: era stata disposta con ordinanza dal tribunale perchè le precarie condizioni fisiche della donna, 89 anni, e il rischio che potesse accusare un malore nel ripercorre quei fatti, ha consigliato di ascoltarla in casa sua.



L'anziana, pur con gravi difficoltà, ha descritto per sommi capi la vicenda che fece finire in manette i figli, un uomo di 49 anni e una donna di 57, ora a giudizio per concorso in rapina aggravata. Secondo l'accusa, il 23 dicembre 2012 i due fratelli aggredirono e rapinarono l'anziana, lasciandola priva di sensi sul pavimento dopo aver asportato dall'abitazione diversi oggetti, tra cui candelabri e cornici per un valore di circa 10 mila euro.



Era stata la donna a denunciare il fatto ai carabinieri, che arrestarono i figli. La difesa, rappresentata dall'avv. Francesco Conti, cercherà di smontare l'accusa. Il processo è slittato a fine gennaio per ascoltare altri testimoni tra cui i carabinieri che si occuparono delle indagini.

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Il Messaggero