Ancona, traffico di cuccioli sul web: multati cinque allevatori di cani

Ancona, traffico di cuccioli sul web: multati cinque allevatori di cani
Un’intensa attività di monitoraggio del commercio di animali d’affezione sul Web, avviata dal personale della stazione forestale di Jesi San Marcello, mirata a...

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Un’intensa attività di monitoraggio del commercio di animali d’affezione sul Web, avviata dal personale della stazione forestale di Jesi San Marcello, mirata a contrastare il commercio illegale di cuccioli in provincia di Ancona, ha consentito di individuare numerose situazioni di illegalità nei Comuni di Jesi, Castelplanio e Monteroberto, riguardanti il corretto esercizio di allevamenti amatoriali di cani. L’attività svolta rappresenta un ulteriore rafforzamento delle attività del Corpo forestale dello Stato a contrasto del traffico illecito dei cuccioli ed a scoraggiare il fenomeno del randagismo canino, generalmente determinato dalla mancata iscrizione dei cani all’anagrafe, prevista dalla L.R. n. 10/97 e s.m..


In particolare sono stati controllati 5 allevatori dei quali tre sono stati trovati in possesso di 7 cuccioli privi di iscrizione all’anagrafe canina, un cane di età superiore a 60 giorni è stato rinvenuto privo di microchip ed un ulteriore cane è stato rinvenuto incustodito lungo una strada pubblica. Le sanzioni contestate ammontano in totale a 2.050 euro. La maggior parte dei cani controllati erano di razza e venduti a prezzi compresi trai 300 ed i 600 euro. Il commercio degli animali da affezione si è spostato da tempo sul web, dove sono in netta crescita gli annunci pubblicati da allevatori professionisti ed amatoriali. Ma tale mercato nasconde importanti sacche di illegalità perche sfugge più facilmente ai controlli.

L’anagrafe canina costituisce strumento essenziale per monitorare la popolazione canina provinciale e per evitare e ridurre il pernicioso fenomeno del commercio illegale di cuccioli importati illegalmente dall’estero, dell’abbandono e del randagismo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero