Una intera spiaggia in ansia, minuti drammatici di speranza, purtroppo vanificata nonostante gli sforzi dei soccorritori: una bambina di sei anni, che si trovava in spiaggia con...
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Sarebbe stato un bagnante ad accorgersi che la piccola era in acqua: il suo corpo galleggiava in mare a poca distanza dalla battigia. Sono stati attimi drammatici, perché la piccola era in arresto cardiaco. I soccorsi sono stati tempestivi: il personale del 118 è arrivato immediatamente sia da Silvi (Teramo), con la Croce Rossa, che da Atri (Teramo) con l'ambulanza medicalizzata, e ha cominciato la rianimazione cardiopolmonare, mentre l'eliambulanza inviata dalla sala operativa dell'emergenza del 'Mazzinì era in attesa di poter trasferire la bambina all'ospedale di Pescara. Ma è stato tutto inutile, la piccola ha smesso di respirare lì, sull'arenile. In base ai primi accertamenti della Guardia Costiera la bimba si sarebbe allontanata dall'ombrellone di uno stabilimento balneare dove si trovava in vacanza.
Il pm di Teramo, Luca Sciarretta, ha aperto un'inchiesta sulla tragedia in spiaggia a Pineto, affidando il fascicolo agli agenti del Commissariato della polizia di stato di Atri (Teramo), e deciderà nelle prossime ore se disporre l'autopsia sul corpicino della bambina. La piccola si chiamava Nicole T., aveva sei anni, era di Udine e stava trascorrendo un periodo di vacanza con la famiglia allo chalet Eucaliptus Beach da Cilli. Sembra che stesse girando proprio nei pressi del tratto di spiaggia del suo chalet quando la madre ne ha perso le tracce.
Alcuni dei testimoni avrebbero riferito che la piccola era in acqua assieme ad altri bambini, ma che improvvisamente nessuno l'avrebbe più vista. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero