Acustica, le Muse Corelli diventano all'avanguardia

Acustica, le Muse Corelli diventano all'avanguardia
Tendaggi e pannelli fonoisolanti, una doppia batteria di microfoni, una diversa collocazione delle casse acustiche line – array e l’utilizzo di un sistema interamente...

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Tendaggi e pannelli fonoisolanti, una doppia batteria di microfoni, una diversa collocazione delle casse acustiche line – array e l’utilizzo di un sistema interamente digitale per la trasmissione e il trattamento dei segnali. Così le Muse non potranno più essere accusate per l'acustica durante le rappresentazioni di prosa. E' l'intervento corposo da 75 mila euro messo a punto da Marche Teatro che sarà completato entro il 16 ottobre quando si aprirà la stagione di prosa.




Così la piéce tutta al femminile “La scena” scritta e diretta da Cristina Comencini andrà in scena con gli attori per la prima volta non microfonati. A illustrare i dettagli del progetto, realizzato da due massimi esperti a livello internazionale, l’ingegnere acustico Hubert Westkemper e il maestro Marco Facondini, il direttore di Marche Teatro Velia Papa, il presidente Gabriella Nicolini e il responsabile tecnico Rodrigo Blanco.



«E’ stata mia priorità fin dall’inizio – spiega la Nicolini – risolvere il problema dell’acustica. Per riuscirci abbiamo dovuto compiere un notevole sforzo economico, che ci ha costretto a sacrificare alcune spese. Ma ce l’abbiamo fatta anche grazie alla possibilità di pagare l’intervento con cinque rate annuali da 15 mila euro».



I tagli per finanziare l’investimento non hanno toccato le attività artistiche assicura Velia Papa, che aggiunge: «L’intervento, che garantirà un notevole miglioramento dell’intelligibilità della parola e della distribuzione del suono in tutti i settori del teatro è principalmente rivolto alla prosa, sacrificata dalla scarsa resa acustica delle Muse dovuta alla presenza di cemento armato. Era importante riuscire ad offrire al nostro pubblico, sempre più numeroso, la possibilità di assistere agli spettacoli senza difficoltà di ascolto».



Sinora gli spettatori della prosa, soprattutto quelli seduti nella seconda metà della platea, faticavano a seguire le performance . Dal 16 ottobre tutti dovrebbero riuscire a sentire la voce dei loro beniamini. Scendendo nei dettagli, gli interventi, tutti reversibili, prevedono, tra l’altro, tende fonoisolanti in platea, nel primo ordine di palchi e nelle due porte d’ingresso della prima galleria, l’installazione di due pannelli fonoassorbenti dietro la cassa acustica centrale e in corrispondenza del boccascena.

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Il Messaggero