Civitanova, mangia fiori di stramonio e cade in mare: ragazzo in rianimazione

Un fiore di stramonio
CIVITANOVA - L’assunzione di stramonio, pianta altamente velenosa per l’elevata presenza di alcaloidi allucinogeni, conosciuta come “erba del diavolo” o “erba delle...

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CIVITANOVA - L’assunzione di stramonio, pianta altamente velenosa per l’elevata presenza di alcaloidi allucinogeni, conosciuta come “erba del diavolo” o “erba delle streghe”, sembra essere alla base dello stato confusionale e delle serie complicazioni che hanno colpito il giovane elpidiense caduto in mare martedì mattina davanti allo chalet Attilio, sul lungomare nord.




Il ragazzo è stato ripescato dagli operatori del 118 e dalla polizia in evidente stato confusionale. E' stato condotto al pronto soccorso e quindi trasferito nel reparto di rianimazione, messo sotto sedativi ed è monitorato costantemente, anche se la situazione appare sotto controllo. L’episodio che ha coinvolto il giovane è accaduto intorno alle 12 di martedì. Il diciottenne si trovava sulla battigia ed è poi inspiegabilmente finito in acqua con i vestiti addosso.



Dalla riva alcune persone lo hanno visto in mare, in una situazione che è apparsa di evidente difficoltà e hanno allertato i soccorsi. Il ragazzo è stato assistito sulla riva ed è subito sembrato poco lucido e decisamente spaesato ai soccorritori. Alle domande dei poliziotti sull’accaduto ha infatti risposto farfugliando. Il giovane ha pronunciato persino i nomi di alcuni giocatori del campionato di calcio di Serie A (come Bonucci della Juventus e Ljiaic dell’Inter). Ha raggiunto con le sue gambe, ma a fatica, l’ambulanza che lo attendeva davanti allo chalet ed è stato condotto all’ospedale cittadino. E’ arrivato al pronto soccorso in forte stato di agitazione e confusione. Alcuni amici avrebbero poi riferito ai medici del nosocomio di un episodio accaduto la sera precedente, parlando dell’assunzione dei semi o dei fiori della pianta («ha mangiato fiori di stramonio», avrebbe detto un amico).



La pinta di stramanio è diffusa in tutte le regioni italiane (può crescere in zone incolte ma si può anche trovare in siepi ornamentali). L’ingerimento dei semi avrebbe quindi provocato i preoccupanti problemi al ragazzo. La circostanza ha trovato riscontri clinici. L’ospedale di Civitanova ha contattato subito il Policlinico Gemelli di Roma, centro specializzato per questo tipo di intossicazioni (dotato di Centro antiveleni). Visto il permanere del forte stato confusionale e dell’agitazione il giovane è stato quindi trasferito dal pronto soccorso al reparto di rianimazione. L'ingerimento delle bacche potrebbe essere dovuta alla classica bravata giovanile oppure assunta in modo accidentale.



Già in passato i medici del pronto soccorso di Civitanova si erano rivolti al Gemelli per 2 casi contemporanei di intossicazione. L’appellativo erba del diavolo è dovuto alle proprietà narcotiche, sedative, allucinogene. Lo stramonio può essere usato anche per fini terapeutici, ma la quantità di allucinogeni presente nella pianta è estremamente pericolosa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero