Stazione marittima di Ancona, la Regione insiste: dal 13 dicembre stop ai treni

Stazione marittima di Ancona, la Regione insiste: dal 13 dicembre stop ai treni
ANCONA - Gli appelli a favore della stazione marittima non bastano per far cambiare idea alla giunta Ceriscioli. Dal 13 dicembre stop ai treni, l'assessore ai trasporti Angelo...

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ANCONA - Gli appelli a favore della stazione marittima non bastano per far cambiare idea alla giunta Ceriscioli. Dal 13 dicembre stop ai treni, l'assessore ai trasporti Angelo Sciapichetti ha confermato la chiusura della marittima, dopo quasi tre ore di discussione nella commissione convocata ad hoc.


A spingere verso la soppressione è stata soprattutto la forte bocciatura di Rfi ad ogni deroga al progetto di ammodernamento della stazione e il quadro drammatico per la viabilità del porto, tracciato dal direttore regionale di Rfi Stefano Morellina, che deriverebbe dai nuovi passaggi ai livello: 4 ore al giorno di blocco della viabilità, senza contare il rischio di guasti o danneggiamenti ai tir in coda. E per questo Ap e Comune hanno ribadito la loro netta contrarietà al mantenimento della stazione. Non ha fatto breccia dunque il pressing del fronte trasversale a favore della marittima, rappresentato ieri mattina da M5S, La Tua Ancona e Fi, e dai consiglieri di maggioranza Giancarli e Rapa, con l'aiuto della relazione dell'ex dirigente Rfi Claudio Ciarmatori, che si sono richiamati al diritto alla mobilità dei pendolari e passeggeri. «Ognuno ha confermato le posizioni che conoscevamo, perciò la decisione della giunta è ottima ed è suffragata dal dibattito» ha dichiarato Sciapichetti, in conclusione della seduta. «Ci siamo posti il problema dei pendolari, la sostituzione del treno con i filobus, proposta dal Comune, sopperisce alle difficoltà. La situazione del trasporto è drammatica, dobbiamo anche tenere conto dei costi: quella tratta ferroviaria costa alla Regione 820 mila euro all'anno. Oggi dobbiamo tenere conto anche del punto di vista economico» ha spiegato l'assessore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero