San Severino, lunedì i funerali del bambino l'autospia conferma 9 coltellate, una mortale al cuore

Debora Calamai ha ucciso il figlio Simone
SAN SEVERINO - Fissati i funerali del bambino ucciso dalla madre la Vigilia di Natale. Sono lunedì 29 dicembre. La salma...

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SAN SEVERINO - Fissati i funerali del bambino ucciso dalla madre la Vigilia di Natale. Sono lunedì 29 dicembre.


La salma muoverà dall'obitorio dell'ospedale di San Severino e alle 10 si terrà il funerale della chiesa di San Domenico.







L'autopsia, che si è svolta questa mattina, è durata tre ore e ha confermato che il bimbo è stato colpito da nove coltellate, di cui una mortale al cuore, sfrerrata per prima. Le altre otto coltellate sono state inferte alle braccia e alla schiena, segno che Simone ha tentato disperatamente di difendersi dalla mano omicida della mamma.



L'esame è stato eseguito dal medico legale Adriano Tagliabracci, nominato dalla Pm Luigi Ortenzi che sta valutando anche se sottoporre a perizia psichiatrica la madre, Debora Calamai, 38 anni, orginaria di Firenze, malata psichitrica in cura dal 2005 per crisi depressiva con forme maniacali. La donna ha solo il padre e una sorella a Firenze, con i quali ha pochissimi rapporti. La madre di Debora è morta suicida.



Sempre in mattinata è stata interrogata la madre killer. Non era in grado di sostenere un interrogatorio, e si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande del Gip Debora Calamai, la donna psicolabile di 38 anni che la vigilia di Natale, a San Severino, ha ucciso a coltellate il figlio tredicenne, Simone, per il timore che il marito, dal quale vive separata, ne ottenesse l'affidamento esclusivo.



L'omicida è stata raggiunta nel carcere di Camerino dal giudice Domenico Potetti, per l'interrogatorio di garanzia. Era assistita dai difensori, gli avvocati Mario Cavallaro e Simona Tacchi, ma non ha parlato. Il giudice era stato già informato delle sue condizioni dal Servizio di salute mentale e dalla direzione del carcere: ha convalidato l'arresto e ha disposto l'immediato trasferimento dell'indagata nel reparto psichiatrico di Tolentino, dove resterà piantonata, in attesa dell'affidamento ad una struttura penitenziaria per malati psichici. Un provvedimento sul quale hanno concordato sia il pm Luigi Ortenzi sia il collegio di difesa, che si prepara ad avanzare una richiesta di perizia psichiatrica in sede di incidente probatorio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero