Ancona, cassonetto “selvaggio”: scatta lo sciopero degli operatori ecologici

Ancona, cassonetto “selvaggio”: scatta lo sciopero degli operatori ecologici
Operatori ecologici sul piede di guerra: gli addetti al servizio d’igiene ambientale di tutta la provincia di Ancona sono pronti a incrociare le braccia per 24 ore a partire...

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Operatori ecologici sul piede di guerra: gli addetti al servizio d’igiene ambientale di tutta la provincia di Ancona sono pronti a incrociare le braccia per 24 ore a partire dalle 4 di notte del 22 aprile. Lo sciopero riguarderà tutti i servizi di raccolta rifiuti e pulizia strade e coinvolgerà anche la discarica di Moie che rimarrà chiusa nelle 24 ore di protesta. A dichiararlo le segreterie regionali e territoriali di Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel per lanciare un segnale sui ritardi accumulati dai Comuni della provincia nella realizzazione dell’azienda unica dei rifiuti.


«Perdurano le incertezze – scrivono i sindacati in una nota – riguardo all’affidamento in house del servizio di spazzamento e raccolta, trasporto rifiuti e della conseguente costituzione del soggetto pubblico provinciale di gestione. I ritardi non sono più procrastinabili né giustificabili. Continuano peraltro a mancare indicazioni da parte degli enti preposti circa le prospettive future della discarica di Maiolati Spontini e l’occupazione dei lavoratori dipendenti». Questi i motivi dello sciopero, che verrà revocato solo se aggiunge Giorgio Andreani, segretario UIl Trasporti: «L’Ata (l’associazione dei Comuni), la Provincia e le varie aziende convocheranno un incontro per fare il punto e aprire un tavolo per accelerare sulla concreta costruzione dell’azienda unica». Preoccupati per i ritardi nell’avvio dell’azienda provinciale dei rifiuti guidata da Multiservizi, i sindacati temono che, a forza di tergiversare, si finisca per privatizzare il settore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero