MACERATA - Dicevano di avere situazioni familiari disastrose e grossi problemi economici: in questo modo riuscivano a raggirare i sacerdoti. Quattro persone sono imputate davanti...
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Secondo l’accusa il modus operandi era il medesimo: chiamavano i sacerdoti telefonicamente e raccontavano una storia strappalacrime per impietosirli. Sotto accusa, al tribunale di Macerata, il 34enne Vincenzo Di Maso, di San Giovanni Rotondo, residente a Civitanova, il romeno Alexandru Catalin Manolache, 30, il siciliano Pietro Tomasello, 43, residente a Civitanova e Alina Vasilica Cuvuliuc, 28, romena, residente a Pioltello (provincia di Milano). I primi tre sono accusati di aver truffato tra agosto 2012 e gennaio 2013 il parroco della chiesa del Rosario di Filiano (Potenza), don Mariano Spera, a cui avrebbero spillato 2.700 euro. Di Maso, Tomasello e Cuvuliuc sono accusati di aver truffato 67mila euro circa al parroco di Castel D’Aiano (Bologna), don Pietro Facchini.
Oggi l’udienza preliminare è slittata al 17 giugno. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Vando Scheggia, Giuseppe Ferrari, Simone Santoro e Domenico Biasco. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero