Porto Recanati, 56 chili di eroina dal Pakistan Sgominata organizzazione all'Hotel House

Porto Recanati, 56 chili di eroina dal Pakistan Sgominata organizzazione all'Hotel House
PORTO RECANATI (Macerata) - Lo chiamavano “Big One”. Aveva in corpo cento ovuli di eroina che con lui, anzi in lui, avevano viaggiato da Islamabad a Parma con tre scali...

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PORTO RECANATI (Macerata) - Lo chiamavano “Big One”. Aveva in corpo cento ovuli di eroina che con lui, anzi in lui, avevano viaggiato da Islamabad a Parma con tre scali internazionali.




La droga, secondo quanto emerso dalle indagini, era destinata all’Hotel House di Porto Recanati dove sarebbe stata poi venduta all’ingrosso. Big One, fermato lo scorso 22 novembre, è uno dei 33 afghani e pakistani che negli ultimi due anni hanno portato nelle Marche ben 56 chilogrammi di eroina e 600 grammi di cocaina. Il suo compenso per l’attività di corriere non superava i 550euro. L’attività è stata coordinata dalle Procure di Macerata e Ancona. Su disposizione di quest’ultima, i finanzieri del GOA stanno eseguendo inqueste ore ulteriori quattordici ordinanze cautelari a Porto Recanati, Monte San Giusto e Morrovalle. Si tratterebbe delle menti di un’unica organizzazione criminale. Numeri da capogiro quelli emersi nell’operazione “Happy Meal”, la prima che ha sgominato il maxitraffico di stupefacenti proveniente dal Pakistan. I 56kg di eroina di alta qualità muovevano un giro di affari vicino ai cinquantasei milioni di euro. I basisti coordinavano il trasporto dall’hotel House e da piccoli comuni del maceratese. In patria c’era chi reclutava disperati corrieri, come Big One, per una manciata di euro e un chiaro messaggio: "se qualcosa va storto ce la prendiamo con la tua famiglia". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero