Pescara, funerale-show in stile Casamonica per il capo rom: dopo il video sul web in arrivo l'inchiesta

Da Roma, i vertici dell'Arma, hanno chiesto informazioni al comando carabinieri di Pescara sul funerale stile Casamonica che si è svolto nella città abruzzese...

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Da Roma, i vertici dell'Arma, hanno chiesto informazioni al comando carabinieri di Pescara sul funerale stile Casamonica che si è svolto nella città abruzzese mercoledì scorso. E un'informativa dettagliata è stata recapitata nella Capitale dove si direbbe che, in quanto ad autorizzazioni e organizzazione, non ci sarebbe nulla da eccepire. Un fascicolo comunque sarebbe stato aperto dopo il video, girato con il telefonino da un automobilista, che mostra la Salaria vecchia bloccata dal passaggio di cavalli neri che trainano una carrozza antica e intarsiata con il feretro di Cristoforo Spinelli, detto Lallone, 80 anni, appartenente a una storica famiglia rom, morto martedì scorso a Pescara.


Pescara, funerale in stile Casamonica per il capoclan rom Cristoforo Spinelli: città bloccata e polemiche
 
LE PROTESTE
Il funerale si è svolto nella chiesa di Beato Nunzio Sulprizio, nel quartiere di San Donato. Il defunto, uno dei capifamiglia del clan Spinelli, ha dodici figli che hanno partecipato al funerale a piedi creando un lungo corteo sulla strada principale. La carrozza ha occupato per 300 metri la strada e il traffico ai lati è stato in parte bloccato dal passaggio del corteo di parenti, causando disagi e rallentamenti in alcune vie principali di Pescara.
C'è chi si è messo di lato, ha spento il motore e ha atteso che la carrozza passasse e chi invece si è arrabbiato gridando: «Ecco Gomorra, io devo tornare a lavorare, qui è tutto bloccato. Ecco cosa si deve vedere a Pescara, i Casamonica». Il parroco don Giorgio Moriconi dice che non ha celebrato lui il funerale perché non era in sede: «Usare le carrozze è una loro tradizione. Io ne ho celebrati altri di funerali in provincia di Pescara, a Penne e Città Sant'Angelo. Cristoforo non lo conoscevo, conosco le nipoti, bravissime ragazze».

È molto arrabbiato Alexian Santino Spinelli, 55 anni di Lanciano, musicista e docente universitario, portabandiera della cultura rom. «Quel video di protesta è puro razzismo, una cosa vergognosa - dice al telefono da Brindisi sul set di un film in lingua rom - parlare di stile Casamonica è oltraggioso, dal 1400 i rom usano cavalli e carrozze per seppellire i propri cari, è nella nostra cultura, che non può essere messa in accezione negativa o, peggio, accomunata al fare mafioso. Se Cristoforo Spinelli nella sua vita ha commesso qualcosa, con il decesso ha espiato la sua colpa. Il traffico bloccato è per un evento luttuoso. Noi rom abbiamo molto rispetto per i nostri morti. I fiori a terra, ad esempio, sono simbolo di purificazione, come gli Indù fanno nel Gange. La famiglia ha voluto onorare Cristoforo che negli anni Settanta è stato un grande commerciante di cavalli».

Da Roma però hanno voluto tutte le informazioni sul caso (anche sul suo passato). Da Pescara hanno spiegato che l'agenzia funebre è specializzata in funerali scenografici con carrozze e il passaggio del feretro sulla strada era autorizzato tanto che la polizia municipale, che era sul posto chiamata da molti automobilisti, non ha potuto fare neanche una multa.
R. Em. e P. Ve. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero