Pesaro, i bagnini lanciano l'allarme: «Ruspe tra gli ombrelloni a metà giugno»

Pesaro, i bagnini lanciano l'allarme: «Ruspe tra gli ombrelloni a metà giugno»
PESARO - Spiagge senza sabbia e colpite da mareggiate negli ultimi giorni, si rischia di vedere le ruspe tra gli ombrelloni a metà giugno. "Se il Comune non mette...

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PESARO - Spiagge senza sabbia e colpite da mareggiate negli ultimi giorni, si rischia di vedere le ruspe tra gli ombrelloni a metà giugno. "Se il Comune non mette subito 100 mila euro, non potremo accogliere i turisti che hanno già prenotato la vacanza negli alberghi", è il messaggio allarmato dei bagnini.


L'anno scorso avevano destao un certo scalpore, ma anche tana rabbia, quelle ruspe ferme sulla battigia di Sottomonte e sul lato levante di viale Trieste nel Ponte del 2 Giugno. Due anni fa era capitato al versante di ponente, sempre nello stesso periodo. Ma nell'estate in arrivo c'è il rischio che il ripascimento parta ancora più tardi, a stagione ben inoltrata. L'allarme viene lanciato dai bagnini di Oasi Confartigianato e Cna Balneatori: "Il grave ritardo con il quale sarà approvato il bilancio regionale sta impedendo l’assegnazione ai comuni costieri delle Marche delle risorse per la sistemazione e la riprofilatura degli arenili. Si presume, infatti, che il bilancio sarà approvato non prima della metà del mese di maggio; di conseguenza, nonostante che l’amministrazione pesarese abbia già acquisito tutte le autorizzazioni necessarie, c’è il forte rischio che i lavori non possano essere realizzati prima del 15 giugno". Una situazione a dir poco preoccupante, che rischia di compromettere la prima parte della stagione balneare. E così, le due associazioni di categoria, "considerato il grave ritardo della Regione, chiedono ufficialmente all’amministrazione comunale pesarese, in attesa del finanziamento regionale, di anticipare le risorse necessarie all’effettuazione dei lavori. Evidenziamo, inoltre, che, anche in virtù delle recenti mareggiate, la somma necessaria è quantificabile in circa 95.000 euro". Se ciò non avvenisse, le conseguenze sarebbero davvero pensati, con ricadute negative sul turismo. E sui turisti che potrebbero addirittura reatare fuori dalle spiagge. "Se non saranno presi da parte del Comune e della Regione gli opportuni provvedimenti al fine di garantire la realizzazione e l’ultimazione dei lavori entro i primi giorni del mese di giugno – è il messaggio dei bagnini - gli operatori balneari pesaresi non saranno in grado di soddisfare le richieste degli albergatori, riguardanti i turisti italiani e stranieri che hanno già prenotato la vacanza". Oasi Confartigianato e Cna Balneatori ritengono "che il modo migliore per attuare e realizzare gli impegni presi dal sindaco e dalla Giunta, in occasione degli Stati Generali del Turismo, sia quello di non sottovalutare il problema ma, al contrario, di stanziare immediatamente le risorse indispensabili a garantire un equilibrato assetto degli arenili pesaresi e a permettere, di conseguenza, il regolare svolgimento della stagione balneare". Nel 2015 la Regione, al di là degli ormai annosi ritardi nel far partire i ripascimenti, aveva ridotto sensibilmente il contributo per gli interventi anti-erosione, stanziando appena 46 mila euro. Quale sarà la cifra nel capitolo 2016 lo si saprà in fase di approvazione del bilancio, ma è chiaro che, anche in base ai conti fatti dai bagnini, la somma dovrà essere aumentata. Nel frattempo viene chiesto al Comune di anticipare il fondo ripascimenti. L'anno scorso l'amministrazione aveva messo sul piatto 100 mila euro, prelevati d'urgenza dal bilancio, proprio per sopperire al taglio regionale. Per quest'estate i piani del Comune erano diversi: nessuno stanziamento per i ripasicmenti, ma risorse, già previste a bilancio, per investimenti strutturali sulle scogliere nei prossimi tre anni. Ma forse, visto l'appello concitato dei bagnini, bisognerà cambiare strategia per salvare l'estate di Pesaro.










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Il Messaggero