Pesaro, associazione olistica occupa un casolare Asur: «Ce lo permette il diritto internazionale»

Il tribunale di Pesaro
PESARO - Nessuna occupazione abusiva. «Siamo entrati in possesso di quel casale perché ce lo permette il diritto internazionale. L'Asur sapeva esattamente giorno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PESARO - Nessuna occupazione abusiva. «Siamo entrati in possesso di quel casale perché ce lo permette il diritto internazionale. L'Asur sapeva esattamente giorno e ora del nostro ingresso. Abbiamo solo seguito quello che prevede quella norma».

Così si sono difesi ieri mattina i 7 membri dell'associazione Prema Dham, tra cui Milena Masetti, finiti a processo l'estate scorsa per l'occupazione illegittima, secondo il pm Giovanni Narbone, di un casale disabitato dell'Asur. «Norma - continua la Masetti, che è difesa dall'avvocato Sylvie-Louise Mattioli di Fano - in base alla quale noi abbiamo inviato diverse lettere all'Asur prima chiedendo il comodato gratuito o l'acquisto dell'edificio. Poi avvisando che la mancata risposta sarebbe equivalsa a un tacito assenso. La risposta non è mai arrivata e così il 18 agosto scorso siamo entrati nel casale». Non solo. L'associazione, che ha sede a Ginestreto e nel sito si definisce “centro culturale e spirituale, l'evoluzione della coscienza olistica”, aveva anche occupato i 10 ettari di terreno circostanti e aveva stretto un accordo con un contadino perchè coltivasse l'appezzamento tenendo per sé meta del raccolto. L'altra metà sarebbe stata destinata, secondo i progetti del Prema Dham, ai poveri. Peccato che, nonostante il presunto fine caritatevole, per il pm Narbone non possa parlarsi di altro che di occupazione abusiva. Sentenza alla prossima udienza, 5 aprile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero