Ancona, nozze gay: il Comune riconosce i matrimoni celebrati all'estero

Ancona, nozze gay: il Comune riconosce i matrimoni celebrati all'estero
ANCONA Ancona come Roma e Milano, il Consiglio comunale dice sì alla trascrizione delle nozze gay contratte all'estero. La discussione spacca i consiglieri comunali e la...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA Ancona come Roma e Milano, il Consiglio comunale dice sì alla trascrizione delle nozze gay contratte all'estero. La discussione spacca i consiglieri comunali e la stessa maggioranza, il gruppo Pd lascia libertà di coscienza ai suoi e la mozione di Sel alla fine passa sul filo di lana con 10 voti a favore e 9 contrari. Il sindaco Mancinelli preferisce non votare. «Personalmente sono totalmente d'accordo con i matrimoni omosessuali, ma questo tema non è nel nostro programma di governo. Rappresento la maggioranza e su questo tema non c'è una maggioranza politica. Inoltre non credo sia competenza del Consiglio comunale, questo atto non è utile alla battaglia» ha spiegato il sindaco. Di parere opposto il capogruppo Pd Loredana Pistelli che, lasciando libertà di voto ai democrat, ha espresso il suo sostegno alla mozione dei consiglieri Sel Rubini e Crispiani. Il testo impegna il sindaco e gli uffici comunali alla trascrizione nel registro dello stato civile dei matrimonio omosessuali contratti all'estero. Atto politico che di fatto riconosce la parità delle nozze gay, ma che non produrrà effetti civili in mancanza di una legge italiana in materia. La stessa decisione era stata presa mesi fa da altri Comuni, come Roma e Milano. Tema tornato d'attualità in questi giorni, con la presa di posizione degli Stati Uniti e da parte del Parlamento Europeo.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero