Macerata, apre il “Nest” nuovo locale della movida

Riccardo Sole e Met titolari Nest
MACERATA - In città sbarca "Nest", il music club che mancava, diventerà il nido della movida notturna: «Crediamo moltissimo in questo progetto, ci abbiamo messo il cuore». Con...

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MACERATA - In città sbarca "Nest", il music club che mancava, diventerà il nido della movida notturna: «Crediamo moltissimo in questo progetto, ci abbiamo messo il cuore». Con un po' di emozione i due maceratesi Riccardo Sole, 30 anni e Met, 24, svelano l'inizio di questa nuova avventura: Macerata avrà di nuovo il suo tempio by night, dopo anni di assenza forzata.




Il locale, nato dalle ceneri del Link, si trova in viale Trieste, in una zona centrale, e vedrà la luce nelle prime settimane di maggio. «Sono sempre stato innamorato di questo posto - confida Riccardo - così appena si è presentata l'opportunità di rilanciarlo, io e il mio socio Met ci siamo tuffati a capofitto. Il Link ha chiuso più di cinque anni fa, ma conservo dei bellissimi ricordi, come molti dei miei coetanei: per me è il locale più bello della città».



I lavori di restyling, cominciati a gennaio, sono alla fine: «È quasi tutto pronto - raccontano i titolari - l'obiettivo è creare un punto di ritrovo per i maceratesi che non vogliono spostarsi in riviera: il locale è un ottimo compromesso tra il bar e la discoteca. Si tratta di un circolo, l'ingresso è riservato ai soci maggiorenni». Disposto su due piani, per circa 200 metri quadri di ampiezza, il Nest si propone come un'alternativa dall'anima e dalle atmosfere soft.



«All'entrata ci saranno delle palme illuminate per dare un tocco esotico. Le pareti sono sui toni del grigio tortora, i pavimenti di colore scuro, quasi nero. La sala da ballo ha conservato i mattoni a vista delle piccole navate: ci sarà un gioco di contrasti con i materiali grezzi come il ferro, reso più scenico dagli effetti luminosi». La pagina Fb ha già destato curiosità, conquistando una pioggia di likes. Riccardo conclude: «Stanno aprendo diversi locali, è un buon segno, la città sta riprendendo vita».

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Il Messaggero