Si trovava in Umbria per un meeting di lavoro, quando durante una gita in moto, ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro una parete rocciosa della statale...
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Il tragico incidente, che non ha coinvolto altri mezzi, si è verificato nella tarda mattinata di ieri. In una pausa dai lavori della convention, il rappresentante di commercio di vini, in sella alla sua Harley e con altri colleghi, stava affrontando una delle tante curve che caratterizzano il saliscendi della strada della Valnerina, quando per cause ancora da chiarire, sbandando è finito contro la parete rocciosa. Non si può escludere, tra i fattori che hanno favorito la perdita di controllo della moto e il successivo schianto, quello dell’asfalto bagnato, vista la leggera pioggia caduta in zona in mattinata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Cerreto, che hanno effettuato i rilievi. Per il 53enne, sposato e con due figli, si è purtroppo rivelata inutile la corsa in ambulanza verso l’ospedale. L’impatto con la roccia è stato tremendo e nonostante i tentativi operati dal personale delle ambulanze del 118 per rianimarlo, Gabbanelli è morto durante il trasporto in ospedale.
Un tratto insidioso e maledetto, quello dove si è registrato l’incidente, frequentato dai tanti appassionati di moto che con l’avvicinarsi della bella stagione scelgono la statale Valnerina per passeggiate panoramiche e gite che purtroppo, non di rado, sfociano nel dramma. Dopo gli accertamenti di rito, nel pomeriggio la salma è stata riconsegnata ai familiari. Il magistrato non ha ritenuto infatti di dover disporre l’autopsia La notizie della tragedia, comunicata alla moglie Stefania, si è diffusa, solo nel tardo pomeriggio a Numana e nella frazione osimana di Campocavallo dove la famiglia Gabbanelli è molto conosciuta. Tutta la comunità si è stretta attorno agli anziani genitori del 53enne, Mario e Graziella, che abitano in via Cagiata e ai parenti. Gianluca lascia anche il fratello minore Andrea e una sorella maggiore, Morena. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero