Molestie sulla cameriera, scarcerato in Usa l'imprenditore Pierino Bravi

Molestie sulla cameriera, scarcerato in Usa l'imprenditore Pierino Bravi
ANCONA Scarcerato in Usa dopo cinque mesi di custodia cautelare l'imprenditore osimano Pierino Bravi, accusato di molestie sessuali sulla cameriera di un hotel. E' stato...

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ANCONA Scarcerato in Usa dopo cinque mesi di custodia cautelare l'imprenditore osimano Pierino Bravi, accusato di molestie sessuali sulla cameriera di un hotel. E' stato liberato dalla Contea di Atlanta, che tuttavia gli ha imposto gli arresti domiciliari nella città americana. La decisione è stata presa dopo l'udienza del 25 agosto scorso, quando si è dovuto pronunciare sulla detenzione dell'imprenditore osimano in un carcere federale o ai domiciliari in attesa del processo che lo vedrà imputato per molestie sessuali.




Considerato che per la polizia federale non sussistevano più motivi per trattenerlo, in quanto il problema sulla scadenza del visto era stato risolto e Bravi andava semmai rispedito in Italia, il giudice ha deciso alla fine di lasciarlo ai domiciliari, ma ad Atlanta in quanto persona considerata pericolosa per la presunta violenza ai danni di una cameriera avvenuta il 17 aprile scorso. Siamo arrivati dunque alla prima svolta per quello che è diventato nel corso dei mesi un vero intrigo internazionale, con i politici e il consolato interessati di una vicenda sempre più tinta di giallo.



La famiglia a fine aprile aveva infatti anche pagato la cauzione per assicurare la liberazione di Bravi, ben 250mila euro. Sul destino del 57enne osimano pende la spada di Damocle del processo per molestie sessuali, la cui prima udienza non è stata ancora fissata. A difenderlo ad Atlanta ci pensano gli avvocati Jackie Patterson e Peter Zeliff, che tenteranno di smontare le accuse della cameriera: Bravi, ha denunciato la donna, l'avrebbe spinta a un muro di un corridoio del Wistin Hotel e l'avrebbe sfiorata con la lingua, ma senza testimoni o videosorveglianza a confermarlo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero