Macerata, otto candidati sfidano Carancini I Popolari perdono il simbolo della Dc Carelli e Delle Fave passano con Deborah

Romano Carancini all'ultimo consiglio comunale (foto Calavita)
MACERATA - Sono nove i candidati sindaco che si sfideranno alle comunali di Macerata il 31 maggio prossimo. A sorpresa, ieri mattina, in Municipio si sono presentati gli ultimi...

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MACERATA - Sono nove i candidati sindaco che si sfideranno alle comunali di Macerata il 31 maggio prossimo. A sorpresa, ieri mattina, in Municipio si sono presentati gli ultimi due candidati, con le relative liste: l'ex sindaco Anna Menghi, dipendente Asur, che correrà con la sua storica civica, Comitato Anna Menghi, e con la Lega nord Macerata, e la maestra elementare, ex Cinque stelle, Marina Adele Pallotto, supportata dalla lista 5P 5 punti per l'Italia.




La maestra. La sorpresa è sicuramente Marina Stellin, nome d'arte della Pallotto, che si era presentata alle europee del 2014 con il Movimento 5 stelle, raccogliendo oltre 8mila voti nella circoscrizione Italia centrale, e che, durante quella campagna elettorale, suscitò interesse e fece parlare molto di sé per le foto sexy presenti su un sito per modelle e che la stessa Pallotto, in tono ironico, poi rilanciò sulla sua pagina Facebook. Dopo aver abbandonato i grillini, Pallotto ha creato il partito 5P che la sostiene.



Anna Menghi last minute. C'è, poi, la candidatura last minute dell'ex primo cittadino Anna Menghi, che fino all'ultimo momento è stata in forse. Dopo una lunga riflessione la Menghi, che è stata in contatto proprio con Pallotto, ha trovato la quadratura del cerchio nella notte di venerdì scorso. Si favoleggia anche di un sms di lusinghe inviato venerdì mattina da Deborah Pantana, candidata del centrodestra, sul cellulare di Anna.



Gli altri sette. Gli altri sette candidati erano noti: il sindaco uscente, l'avvocato Romano Carancini, che si è guadagnato l'investitura sul campo con le primarie del centrosinistra, che ha con sé sei liste, Pd, Udc, Idv, Pensare Macerata, A sinistra per Macerata bene comune, La città di tutti con Romano Carancini sindaco; Michele Lattanzi, dipendente Asur, supportato dal Partito comunista d'Italia; Carla Messi, titolare dell'erboristeria di piazza Annessione, con la lista Movimento 5 stelle; Maurizio Mosca, imprenditore in campo sanitario ed ex presidente della Maceratese, che corre con 3 liste, Città Viva, Macerata nel cuore, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale; Deborah Pantana, mediatrice familiare, che ha con sé 7 liste, Fi, Idea Macerata-Marche 2020, Popolari per l'Italia-Libertas Democrazia cristiana, Destra di popolo, Frazioni e centro ricostruiamo Macerata, Tradizione e futuro alleanza per Macerata, Sovranità prima gli italiani; Maria Francesca Tardella, presidente della Maceratese calcio e imprenditrice sanitaria, con la lista Macerata capoluogo con Mariella. Infine c'è il candidato sindaco più giovane in corsa, ovvero Tommaso Golini con Forza Nuova.



I due transfughi. Tra i tantissimi che aspirano ad uno scranno in Consiglio comunale (sono 607 candidati per 32 posti) c'è da segnalare due cambi di rotta drastici dal centrosinistra al centrodestra. Si tratta di Raffaele Delle Fave, ex Pd e Api, assessore della giunta Meschini per dieci anni ora candidato con Idea Macerata-Marche 2020 di Deborah Pantana, e Luigi Carelli, ex Pd e presidente della commissione Urbanistica, candidato con Popolari per l'Italia, sempre a sostengo di Pantana.



La guerra dei simboli. Infine il simbolo della Dc ieri è stato al centro di un giallo. La commissione elettorale del Comune di Macerata ha deciso di far togliere dal simbolo della lista Popolari per l'Italia lo scudo crociato della Dc perché poteva generare confusione tra gli elettori. Il simbolo è infatti presente anhe nel logo dell'Udc, che lo mantiene. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero