Macerata, Canesin: «Da Pambianchi falsità» Micozzi: «Pd vivo e prende molti voti»

L'assessore Alferio Canesin
MACERATA- «Quella di Graziano è un'opinione che non condivido affatto. Dice che il partito è distrutto? Tutt'altro, visto che a Macerata ha dato ampia dimostrazione...

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MACERATA- «Quella di Graziano è un'opinione che non condivido affatto. Dice che il partito è distrutto? Tutt'altro, visto che a Macerata ha dato ampia dimostrazione della sua presenza, anche con iniziative». Paolo Micozzi, segretario cittadino del Pd, risponde, senza voler alimentare polemiche, alle dichiarazioni che Graziano Pambianchi ha fatto su Il Messaggero parlando di «Pd distrutto da Carancini».




«Alle elezioni europee il Pd di Macerata ha preso il 46,32% e lo rivendichiamo con orgoglio. Non condivido assolutamente le parole di Pambianchi» dice Micozzi.



Di tutt'altro tenore le parole dell'assessore Alferio Canesin, letteralmente imbestialito: «Ho chiesto a Micozzi che Pambianchi venga richiamato ufficialmente e che al direttivo di lunedì si parli delle sue dichiarazioni indecenti, vergognose, false e offensive nei confronti della giunta e della mia persona. Sono indispettito. É un'invenzione che il Pd sia distrutto, il Pd è vivo e vegeto e lavora bene».



Canesin è un fiume in piena e replica all'accenno di Pambianchi sulla necessità di riqualificare il Centro Fiere di Villa Potenza: «Forse non si ricorda che è stato proprio lui, con altri nel centrosinistra, a fare di tutto per bloccare l'operazione, ponendo veti e creando una disputa tra le due aziende disponibili a realizzare la riqualificazione, Policentro e Gabrielli».

Canesin elogia l'amministrazione Carancini, «ha fatto solo del bene e lo dimostreremo”, e aggiunge: “Ho l'impressione che Pambianchi, e gente come lui, purché non ci sia Carancini, sarebbe disposto a far vincere il centrodestra, ma sono convinto che il centrosinistra vincerà e lo farà con Carancini».



Diplomatico il capogruppo del Pd, Andrea Netti: «Pambianchi è sempre stato molto aspro con l'amministrazione e, giusta o sbagliata, ha espresso la sua opinione da iscritto». Nel merito, spiega: «Il gruppo, fino a prova contraria, c'è stato e ha sostenuto l'amministrazione su tutti gli atti principali, pur se con posizioni critiche di alcuni. Io, da capogruppo, sono sempre stato molto attento all'operazione piscine, nei confronti della quale sono critico».



Domani la Fontescodella dovrebbe firmare l'atto di sottomissione, propedeutico all'inizio dei lavori: «Spero che, se le parti si dovessero scambiare atti o firmare contratti, venga preliminarmente risolta la questione delle utenze dovute da Fontescodella per la piscina di viale Don Bosco, pregiudiziale per la prosecuzione dei rapporti con Fontescodella piscine, e che si tenga conto della variazione del Piano economico finanziario dovuta all'aumento delle tariffe. Dopo la delibera dell'Anac, infatti, è necessario capire se la variazione delle tariffe operata dalla Fontescodella, sulla quale il Comune è d'accordo, provochi o meno spostamenti sostanziali del Pef». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero